Piero Grasso risponde a Marcello Linares: “Condivido la sua riflessione costruttiva sulla opportunità di un rilancio della politica siciliana

 

Il presidente del Senato risponde al dirigente provinciale del Partito Democratico di Trapani, Marcello Linares, che nei giorni scorsi aveva rivolto un formale e sentito appello a Piero Grasso affinché questi accettasse la candidatura alla Presidenza della Regione.

Di seguito, la lettera di Piero Grasso e la precedente nota di Marcello Linares con le ragioni di carattere sociale, politico e culturale dell’auspicata candidatura di Grasso.

 Senato della Repubblica

Il Presidente

                                                                                              Roma 25 luglio 2017

Gent.mo Avvocato,

ho letto con vivo interesse la sua lettera e la ringrazio per le riflessioni che ne sono scaturite e per le parole di stima riservate alla mia persona: uno stimolo nello svolgimento della mia attività istituzionale a servizio del bene comune e delle Istituzioni democratiche del nostro Paese.

Concordo pienamente con la sua analisi sulla nostra amata terra: una regione straordinariamente ricca di bellezze infinite con i suoi abitanti, proiettati verso il cambiamento, senza mai staccarsi dalle loro radici di antica saggezza, tradizioni e valori. Una “terra impareggiabile” – affermava lo scrittore Salvatore Quasimodo – a cui mi lega un intenso e profondo rapporto affettivo e familiare oltre che istituzionale, di cui sono fiero ed orgoglioso.

Condivido anche la sua riflessione costruttiva sulla opportunità di una risignificazione della politica siciliana che sappia recuperare il significato originario di responsabilità di una comunità a valorizzare la sua storia, la sua identità, le sue risorse e a ottimizzare la sua funzione di governo, mediante un progetto politico condiviso ed orientato allo sviluppo della Sicilia e all’affermazione dei valori della legalità nel suo tessuto sociale.

Nel ringraziarla per il sostegno alla mia candidatura a Presidente della Regione Siciliana, le confermo che i miei doveri istituzionali attuali mi impongono di completare fino alla fine della Legislatura l’incarico di Presidente del Senato per cui sono stato eletto.

Con i miei più cordiali saluti.

Pietro Grasso

 

Questa, la nota di Marcello Linares del Partito Democratico:

Preg.mo Dott. Piero Grasso, Presidente del Senato della Repubblica,

oggi rimane poco della speranza che qualche anno addietro spronava i siciliani a credere in una possibile evoluzione dell’isola ispirata alla morale e all’etica mediante una politica naturalmente dedita allo sviluppo, alla crescita e all’affermazione dei valori della legalità sul territorio.

E’ preoccupante, al riguardo, quello che è accaduto nel corso di quelle che  sarebbero dovute essere le ultime elezioni amministrative a Trapani, città che è ormai simbolo del disastro politico istituzionale di un intero territorio.

Eppure è proprio dalla Sicilia che ancora oggi dovrebbe levarsi una metamorfosi culturale tale da far ricredere chi nel Paese – tra cui molti giovani – guarda con diffidenza verso le istituzioni, mostrando ormai poco interesse verso i fondamentali principi democratici del nostro ordinamento.

Ed infatti è proprio dalle rovine della vicenda trapanese che bisogna ricominciare a costruire il futuro. Occorre un significativo rilancio. Occorre cioè proporre un modello e un’idea di politica nuovi, in completa rottura con il passato.

Bisogna, quindi, far comprendere, prima di tutto ai partiti, oltre che ai carrieristi della politica, che la stessa è un servizio, un atto di amore verso la gente a cui dobbiamo restituire la dignità di una vita nella nostra terra e rinvigorire l’orgoglio delle nostre istituzioni.

Tanti sono, infatti, i giovani in cerca di lavoro e di stabilità che vanno rassicurati e a cui va consegnata la possibilità di investire nel proprio futuro. Tanti sono gli anziani che meritano rispetto e decoro. Sono poi migliaia gli imprenditori in difficoltà che, se ascoltati, potrebbero far ripartire l’economia dell’isola.  Ci sono poi tanti stranieri in cerca di un futuro di pace e in cerca di rifugio, che si vanno ad aggiungere ai siciliani indigenti ancora senza una casa.

Eppure i siciliani sono il popolo che ha fatto la storia, la Sicilia è la terra dell’autonomia,  che ha dato i natali ad artisti di grande fama, un territorio nel quale perciò è paradossale che ancora oggi non siano contemplate forme semplificate di sostegno ai diversamente abili e non venga riscritto un nuovo welfare innovativo e garantista.

E poi,  quando sembrava già che l’impegno di ciascuno per la legalità, per il  “fresco profumo di libertà che si oppone al compromesso morale” fosse ormai principio di vita innato nelle nuove generazioni, cresciute in Sicilia facendo propri i valori di chi ha combattuto la mafia con il prezzo della propria vita, ecco che quello che viviamo torna ad essere  il tempo in cui riaffiorano nelle cronache fatti di crimine sconcertanti e in sfregio ai simboli della lotta alla mafia.

Per queste ragioni, per la capacità di bene a cui è giusto credere e per cui è necessario lottare ed impegnarsi, richiediamo a gran voce la  Sua disponibilità a candidarsi alla carica di Presidente della Regione Siciliana.

Solo in questo modo, potremo auspicare all’unità del mondo politico tutto, in piena sinergia con la società civile, per un vero nuovo rilancio della stagione siciliana. Con la certezza, che all’appello del sottoscritto si unisce idealmente, con accorata speranza, la parte più rappresentativa della società, dei tanti giovani che appartengono al mondo universitario e a quello professionale e dell’impresa.

 

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