Ludovico Corrao: prove generali di dialogo

Si è svolto sabato pomeriggio al Collegio dei Gesuiti, l’omaggio in memoria del Senatore Ludovico Corrao. Hanno aperto l’incontro il Sindaco di Alcamo, l’avvocato Domenico Surdi e il Presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina, l’Onorevole Pumilia.
Subito dopo i saluti di rito sono intervenuti la professoressa Eva di Stefano, storica dell’arte contemporanea presso l’Università di Palermo, il professore Gianni Puglisi, rettore dell’Università Kore di Enna e la professoressa Francesca Corrao, figlia del senatore Ludovico Corrao e Presidente del comitato scientifico della Fondazione Orestiadi di Gibellina. Oltre al sindaco Surdi erano presenti gli assessori Dott.ssa Lorella di Giovanni e l’ingegnere Russo.
In un auditorium affollato e attento alle parole dei relatori, era evidente l’interesse dei partecipanti, segno questo che ancora oggi il carisma e la forte personalità del Senatore Ludovico Corrao ha trasmesso e riesce a trasmettere a buona parte dei cittadini alcamesi.
L’incontro di sabato è stato un primo passo, ci auguriamo, da parte dell’amministrazione Surdi a voler prendere in considerazione di dedicare qualcosa di importante a Ludovico Corrao, così da poter cancellare le polemiche dei mesi scorsi per aver respinto la richiesta di dedicare a lui una via.
Ludovico Corrao, nel mio ricordo, era una persona che… “o si amava, o si odiava”. Raramente con lui si usavano le mezze misure. Riusciva a vedere e a riconoscere il valore di un artista e della sua arte prima di ogni altro, lui credeva veramente e profondamente che la Sicilia e il Mediterraneo tutto potessero giocare una partita importante per quanto riguarda il dialogo e la pace tra i popoli. Lui cercava punti di contatto che potessero far unire una cultura all’altra perché è dalle cose condivise che si inizia a costruire un dialogo per la pace. Ludovico Corrao era un uomo con pregi e difetti, questo non si discute, così come non è in discussione che Ludovico Corrao è stato un pezzo importante della storia di questa terra.
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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.