Quella strana “gabbia” in villa Margherita. Intervista all’assessore Maurizio Paradiso

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Da qualche settimana all’interno della villa comunale Regina Margherita di Corso Bernardo Mattarella a Castellammare del Golfo è stata collocata, al posto dell’altalena, una piccola struttura in ferro che in molti hanno definito “gabbia”, in riferimento all’antica gabbia della scimmia presente nelle vicinanze tanti anni fa. La struttura, come ha spiegato ad Alqamah.it l’Assessore Maurizio Paradiso, sarà un piccolo chiosco per la vendita di souvenir e prodotti tipici. Sui social network nei giorni scorsi in molti hanno criticato l’istallazione della “gabbia” che attualmente si presenta ancora incompleta. Siamo andati a rivolgere qualche domanda all’Assessore alle Attività Produttive Maurizio Paradiso:

In molti ci hanno segnalato la struttura in ferro installata nella Villa Margherita, a cosa servirà? A chi è stata assegnata?

“Si tratta di una struttura autorizzata tramite il Suap prevista dal regolamento per il commercio su aree pubbliche predisposto nel 2012. Con delibera del consiglio comunale, la numero 43 del 21 maggio 2014, sono state apportate delle modifiche ma non all’articolo 14 che prevede la vendita di prodotti artigianali e souvenir della stessa tipologia delle 4 strutture presenti nello spiazzale del cimitero comunale. In sostanza si è rispettato quanto stabilito e deliberato dal consiglio comunale, provvedendo all’attuazione del regolamento. L’autorizzazione è stata data anni fa e adesso si è dato seguito alla procedura dunque il concessionario ha realizzato la struttura”.

E’ stata affidata tramite bando? 

“Si è trattata di procedura avviata con un bando aperto, con precise prescrizioni nella realizzazione della struttura. Si tratta di una concessione decennale rinnovabile”.

Ma è autorizzata dalla Soprintendenza? In un contesto storico architettonico come quello della villa comunale sembra non molto integrata una struttura di tal genere. Tra l’altro realizzata a scopo solo commerciale.

“Il procedimento è quello seguito ordinariamente dal Suap, cioè viene richiesto parere a vari enti. La struttura ha dunque il parere favorevole della soprintendenza e degli altri enti preposti. Quella che in questo momento è visibile è la parte interna poiché una volta definiti i lavori sarà rivestita in legno con ben altro impatto poiché deve essere compatibile con il contesto. La struttura servirà per la vendita di articoli artigianali e prodotti tipici del nostro territorio”.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.