L’associazione Antiracket e Antiusura alcamese incontra le scuole

12516132_102alcamo1ALCAMO. Si è svolto ieri mattina presso l’aula magna dell’istituto tecnico “G. Caruso” di Alcamo un incontro voluto dalle scuole per sensibilizzare gli studenti su temi importanti come legalità e contrasto alle mafie.

All’incontro hanno partecipato alcune classi dell’istituto “G.Caruso” e dell’istituto “Bagolino”. Il presidente dell’associazione Antiracket e Antiusura di Alcamo, Vincenzo Lucchese, ha spiegato agli studenti il ruolo dell’associazione nel territorio e le battaglie portate avanti fino ad oggi. “Ad Alcamo abbiamo assistito diversi cittadini vittime del racket e dell’usura. Purtroppo è un fenomeno ancora forte ma piano piano la società civile si sta svegliando e sta reagendo bene. Denunciare è importante, solo così le forze dell’ordine possono continuare a contrastare questo fenomeno” ha spiegato Vincenzo Lucchese ispettore di polizia e presidente dell’Antiracket di Alcamo. All’incontro ha partecipato anche Gaspare Gucciardi, tesoriere dell’associazione e imprenditore che in passato ha avuto il coraggio di denunciare. Quest’ultimo ha raccontato agli studenti la propria esperienza, gli aspetti tecnici, come funziona la tutela da parte dello Stato per i soggetti vittime di racket e usura, le minacce, ma soprattutto come si trova la forza per reagire e denunciare. “Oggi la questione economica per la mafia è molto importante, più che in passato. Un usuraio per i soggetti in difficoltà economiche – ha sottolineato Gucciardi rispondendo alle domande degli studenti – è come un bancomat, le vittime sono per loro capitali investiti. Per questo motivo un usuraio non arriva alla violenza fisica (tranne in alcuni casi) ma più che altro si basa su minacce psicologiche, spesso “velate”, anche contro i familiari. Per questo sono convinto che denunciare conviene. Il supporto e la vicinanza dello Stato, grazie alle forze dell’ordine, è molto importante per un cittadino vittima di questi criminali. L’associazione antiracket di Alcamo oltre all’assistenza legale si occupa anche di quella psicologica. Non bisogna mai lasciare gli imprenditori da soli, perché solo insieme possiamo isolare e sconfiggere questi criminali.”12540216_102057alcamo2

Questi incontri, organizzati con gli studenti, sono sicuramente una testimonianza importante di come l’istituzione scolastica, soprattutto su questi temi, deve essere sempre vigile e in prima linea. La scuola ha l’arduo compito di formare le nuove generazioni e solo acquistando la consapevolezza su certi argomenti gli studenti acquisteranno fiducia nello Stato e, soprattutto, nel futuro perché dove manca lo Stato la società civile deve farsi trovare pronta per proteggere chi denuncia.

Nella vita dovete sempre essere liberi. Non fatevi calpestare mai da nessuno” è l’augurio finale del presidente Lucchese ai ragazzi.

Oltre a questi due interventi anche quello di un maresciallo dei carabinieri e quello del dirigente scolastico dell’istituto “G.Caruso” Vincenza Mione.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.