Da Mafia Capitale alla Capitale della Mafia

IMG_1061Nuovo comandante provinciale dei Carabinieri, è il colonnello Stefano Russo, arriva dal comando dei Ros di Roma dove si è occupato delle indagini sul cosidetto “mondo di mezzo”

“Quarantaquattro anni, salentino, ha frequentato la Scuola Militare Nunziatella di Napoli, l’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma. Laureato in giurisprudenza, ha iniziato il servizio attivo nell’arma nel 1993, comandando il Norm (nucleo operativo reparto mobile) ORM della compagnia di Paterno (CT) e, successivamente, le compagnie di Piazza Armerina (EN) e di Gela (CL). Trasferito nel 2001 al Ros Sezione Anticrimine di Palermo ha, in seguito, sempre all’interno del Ros, comandato la 1^ sezione Crimor del I Reparto Investigativo, il Reparto Anticrimine di Reggio Calabria e il Reparto Anticrimine di Roma”.

È questa la scheda del nuovo Comandante Provinciale dei carabinieri di Trapani, Stefano Russo. Dunque una lunga esperienza investigativa nonostante la giovane età, quella del colonnello Stefano Russo, che succede al colonnello Fernando Nazzaro da ieri ufficiale dello staff dello Stato maggiore dell’arma a Roma. Quello del colonnello Russo è un ritorno in Sicilia dopo un’assenza di sei anni, dove porta un bagaglio di esperienze maturate sul campo per nulla indifferente, anzi sicuramente importante, visto quello che lo attende a Trapani. L’ultimo incarico del colonnello Russo è stato quello di comandante dei Ros nella Capitale, ed è stato uno degli investigatori che ha curato l’indagine denominata “Mafia Capitale”. Una carriera, quella del colonnello Russo, cominciata nel 1993 proprio in Sicilia, subito dopo le stragi: fu uno dei giovani ufficiali mandati ad occuparsi delle indagini antimafia e qui ha avuto modo di occuparsi, come ha avuto modo di ribadire stamane incontrando gli operatori dell’informazione della provincia, anche del numero uno dei ricercati in Italia: Matteo Messina Denaro. E quindi viene facile da dire che è passato da “mafia capitale” alla “capitale della mafia”.

Questa è la provincia del latitante numero uno ricercato in Italia, Matteo Messina Denaro, e Russo nelle indagini sul “mondo di Messina Denaro” ha lavorato parecchio. Anzi nel corso della sua breve presentazione ha voluto anche ricordare il sottufficiale maresciallo Filippo Salvi, morto anni mentre in una zona inaccessibile di Bagheria si stava occupando di collocare una videocamera utile alle indagini per la cattura di Matteo Messina Denaro. Il maresciallo cadde e perse la vita. Il Colonnello Russo, ha avuto parole di merito nei confronti di chi lo ha preceduto, ricordando il lavoro compiuto e l’affidabilità degli uomini che ha lasciato. E tra gli obiettivi fissati dal nuovo Comandante garantire la sicurezza in questo territorio. “Il nostro obiettivo, mio e di tutti gli uomini distribuiti in questa Provincia – ha detto – è quello di produrre sicurezza. Mi auguro che i cittadini si rivolgano a noi, sempre, costantemente, perché da parte nostra troveranno interlocutori affidabili, pronti e riservati”.

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