D’angelo: “Fine della tolleranza sulla pulizia della spiaggia di Alcamo Marina. Tutti a pulire!”

Alcamo MarinaALCAMO. Un intervento ironico quello del Consigliere comunale D’angelo in merito alla questione della pulizia delle spiagge. Parole che però sottendono una critica decisa nei confronti di questa amministrazione, “causa di un continuo stress da parte dei cittadini che non riscontrano efficienza nella gestione della pulizia del litorale di Alcamo Marina”. Il Consigliere, durante la seduta del Consiglio di giorno 30, è intervenuto anche in merito alla condizione in cui versano i sottopassi di Alcamo Marina, pieni di rami e resti di alberi portati dai corsi d’acqua durante l’inverno che ostacolano o rendono quasi impossibile l’accesso al mare sia per i residenti che per i turisti “Informo inoltre, che la maggior parte dei sottopassi sono attraversati da corsi d’acqua la cui provenienza non è nota, che rendono precari le condizioni igienico-sanitari dei luoghi e a tal proposito invito questa Amministrazione ad attivarsi, spero con urgenza, per i dovuti controlli”.

Dunque una disorganizzazione che, a parere del Consigliere, riguarda anche la gestione delle aree verdi e delle fontanelle, attualmente utilizzabili solo come lavapiedi, e senza una rubinetteria adatta all’eliminazione degli sprechi. Lamentele che dimostrano ancora una volta l’esigenza di tante modifiche nella gestione del paese, nello specifico nel periodo estivo. Durante la seduta di Consiglio comunale, D’angelo aveva posto un aut-aut alle forze politiche: “Nel caso l’Amministrazione venerdì giorno 04/07/2014 non abbia ancora provveduto alla pulizia dei luoghi da me sopra citati, Vi invito a partecipare alla pulizia dei luoghi”. Ecco arrivato il giorno da lui citato come punto di fine della tolleranza. D’altra parte però molti operai, compresi quelli che dovevano risistemare il Corso stretto, riposizionando le transenne nella posizione che delimitava la zona semi-pedonale, hanno cominciato a lavorare per la pulizia. Andranno tutti ugualmente in spiaggia, come consigliato da D’Angelo, oppure la polemica si sposterà di nuovo sulla questione dei lavoratori a cui è stato assegnato il servizio? Eppure in qualche modo questa internalizzazione s’a da fà.

 

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