Falcone e Borsellino uccisi anche per isolamento

L’ex capomafia, Nino Giuffrè, attualmente pentito, ha espresso la sua opinione sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio, durante una deposizione nell’aula bunker del carcere di Rebibbia di Roma. “Oggi in memoria di Falcone e Borsellino si fanno grandi celebrazioni, ma quando erano vivi anche all’interno della magistratura non avevano molti amici e anche questo ha reso forte Totò Riina”. Pertanto l’isolamento che circondava i due magistrati uccisi dalla mafia rese ancora più forte Cosa Nostra.

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