I faraglioni di Scopello candidati a diventare patrimonio dell’Unesco

CASTELLAMMARE – Ieri presso l’aula consiliare si è tenuta la presentazione ufficiale della candidatura dei faraglioni di Scopello, della riserva naturale dello Zingaro e delle terre dei Borboni a diventare patrimonio dell’Umanità. Organizzato dal Rotary Club, sistretto di Castellamare del Golfo e Calatafimi Segesta presieduto da Antonio Fundarò.

Hanno partecipato all’importante giornata Antonio Fundarò, Maria Caterina Lentini, Vincenzo Nuzzo, presidente del centro studi Don Rizzo, l’assessore Rosanna Fasulo e il magnifico rettore dell’Università IULM di Milano e dell’Università Kore di Enna, Gianni Antonio Pugliesi, presidente anche del Teatro Biondo di Palermo e del Banco di Sicilia. Lo stesso Pugliesi è anche presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco. Tutto questo, in un’aula strapiena di persone, gran parte partecipanti ad un corso dell’Europol.

“Spesso si dice che le riserve naturali sono la palla al piede, ma in realtà sono una risorsa”. Con queste parole Vincenzo Nuzzo sottolinea l’importanza di questa candidatura.

“L’auspicio è che questa importante candidatura serva a far conoscere la nostra terra nel mondo”.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.