TRAPANI. Attraverso una nota stampa, interviene duramente l’ANPI sui fatti incresciosi accaduti nel Consiglio Comunale di Trapani in merito al voto sui crimini nazifascisti della shoah.
Non avevamo certo bisogno dell’ultimo vergognoso atto per sapere quanta destra è presente nel consiglio comunale di Trapani. Quanto però è accaduto lascia sconcertati per la dimostrazione che tocca la quasi totalità del consiglio comunale e, in questo caso, chiama in causa anche parte dell’Amministrazione Comunale, un assessore in particolare. Una quasi totalità del consiglio che approva l’ordine del giorno in ricordo delle foibe e che “fugge” con il voto o con l’abbandono dell’aula allorchè le due consigliere del PD, Giulia Passalacqua e Marzia Patti propongono per “dare un completo senso della storia e della memoria” di votare anche un ordine del giorno sui crimini nazifascisti della shoah. Il primo ordine del giorno, quello sulle Foibe era stato o presentato da un consigliere di Fratelli d’Italia e quindi da parte della ristretta opposizione, mentre la maggioranza, almeno formalmente dovrebbe sulla carta rappresentare il centrosinistra. Quanto questa verità sia stata vera ha avuto ieri in consiglio la plastica dimostrazione.
Quanto è successo è gravissimo! votare il solo ordine del giorno magari senza conoscere la vera storia delle foibe – sicuramente atto scellerato a cominciare dalle cause scatenanti ci cui si resero responsabili i fascisti italiani durante l’occupazione dell’Istria – è certamente grave; molto più grave bocciare il voto sulla shoah, come a voler rimuovere la memoria sui crimini del nazismo, sui milioni di morti nei campo di concentramento, nei forni crematori, nelle camere a gas. E’ di questa memoria che “l’Amministrazione comunale dovrebbe impegnarsi – a farsi promotrice di iniziative”. Gravissimo che un assessore della giunta Tranchida si sia unito all’infame voto. Certo, positivamente, il Sindaco Tranchida ha voluto prendere le distanze, dissociandosi da quello che definisce “ un improvvisato e superficiale atteggiamento”, aggiungendo che l’assessore Mazzeo non rappresenta la Giunta. Per la gravità di quel gesto avrebbe dovuto togliergli la delega, politicamente immeritata.
L’ANPI esprime tutto il suo sdegno per quanto accaduto e vigilerà perchè atti simili non abbiano a ripetersi, intanto ha deciso che domenica si recherà a porre dei fiori nella targa che ricorda il partigiano Pietro Ermelindo Lungaro trucidato dai fascisti alle Fosse Ardeatine.