Caos politico a Santa Ninfa: il sindaco e i suoi consiglieri disertano il consiglio comunale. L’opposizione: gravissima mancanza di rispetto

SANTA NINFA. Un fatto clamoroso si è verificato, nella giornata di ieri, a Santa Ninfa. Il sindaco Carlo Ferreri non si è  presentato alla seduta convocata dal presidente Nicola Biondo per discutere la mozione presentata dal gruppo «Insieme per Santa Ninfa» per la gestione della sagra della pecora (in programma il 19 novembre) e l’affidamento degli stand alle attività commerciali. Assieme a lui hanno disertato la seduta i quattro consiglieri a lui vicini. Si tratta di un fatto senza precedenti, mai successo in 77 anni di storia repubblicana. Secondo lo statuto, infatti, il sindaco o un assessore delegato è obbligato a partecipare alle sedute consiliari. Durissimo il giudizio del gruppo di opposizione (che è maggioranza in aula): «Si è trattato di una gravissima mancanza di rispetto per le istituzioni», commentano i consiglieri. «Ciò che è avvenuto è sconcertante, neanche nei paesi sudamericani succede questo», ha detto Rosario Pellicane. Il gruppo ha già annunciato la presentazione di una mozione di censura nei confronti del sindaco, la cui assenza viene considerata «un atto di vigliaccheria politica». «Un sindaco che da cinque mesi chiede a gran voce collaborazione, si sottrae al confronto perché non in grado di reggere il contraddittorio», concludono i consiglieri di opposizione.

Per la cronaca la seduta si è regolarmente svolta, dal momento che l’opposizione ha i numeri per garantire i lavori d’aula e la mozione presentata è stata quindi votata all’unanimità dei presenti. Una mozione che indirizza l’attività dell’amministrazione comunale affinché a nessuna attività commerciale o produttiva che partecipa alla sagra della pecora venga chiesto l’esborso di denaro per l’ottenimento degli stand a queste occorrenti.

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