Stretta su diversi alcamesi sottoposti a misure cautelari: diverse le violazioni commesse e ripristinate le detenzioni carcerarie

ALCAMO. Sono stati intensificati, su spinta del Questore di Trapani, i controlli effettuati nei mesi scorsi, nei confronti dei soggetti sottoposti a misure cautelari e detentive domiciliari, e a misure di prevenzione.

Gli agenti della Polizia di Alcamo hanno rilevato numerose violazioni che, segnalate alle autorità giudiziarie, hanno comportato l’immediata revoca del beneficio concesso ed il ripristino della detenzione carceraria.

Ecco i provvedimenti per i quattro alcamesi:

– un pregiudicato di 44 anni, condannato in via definitiva per il reato di false indicazioni nell’autodichiarazione finalizzata all’ottenimento del reddito di cittadinanza, il quale, ammesso alla misura alternativa detentiva dell’affidamento in prova ai servizi sociali, con obbligo di permanenza domiciliare nella fascia serale, in più occasioni, veniva fermato e controllato nelle ore serali e notturne fuori l’abitazione;

– un noto pregiudicato alcamese di 41 anni, condannato in via definitiva per furto aggravato, il quale, ammesso alla misura alternativa della detenzione domiciliare, deteneva, ai fini di spaccio, n. 10 dosi di crack/cocaina. A seguito dell’arresto, nella flagranza di reato, l’A.G. disponeva la revoca del beneficio concesso precedentemente;

– un giovanissimo pregiudicato alcamese di 25 anni, il quale, nonostante beneficiasse della misura cautelare personale degli arresti domiciliari con applicazione del cd “braccialetto elettronico”, poiché già condannato per estorsione e per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, veniva più volte trovato a casa in compagnia di soggetti pregiudicati; per tale ragione l’A.G. competente aggravava la misura cautelare personale in essere con quella più afflittiva della custodia cautelare in carcere;

– un giovane stalker alcamese di 36 anni, il quale, nonostante fosse destinatario della misura cautelare personale del divieto di avvicinamento alla persona offesa, disattendeva le prescrizione all’uopo imposte. A seguito di segnalazione da parte della vittima emergevano elementi tali da richiedere ed ottenere dall’A.G. l’aggravamento della misura in essere, aggiungendo quella dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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