Il Comune di Petrosino in visita al biodistretto della Valposchiavo in Svizzera

L’assessora del Comune di Petrosino Caterina Marino visita il biodistretto della Valposchiavo in Svizzera: «Un modello di sviluppo vincente, da poter replicare anche nel nostro territorio» Il sindaco Anastasi: «Il biodistretto Terre degli Elimi un’opportunità di valorizzazione delle produzioni agricole locali, sempre più votate al biologico»

L’assessora all’Agricoltura Caterina Marino, in rappresentanza del biodistretto “Terre degli Elimi”, di cui il Comune di Petrosino è ente capofila, dal 10 al 12 luglio, ha partecipato ad una visita studio nel biodistretto della Valposchiavo, nel Cantone svizzero dei Grigioni, promossa dalla Rete Rurale Nazionale 2014-2020 all’interno del ciclo “Lo sviluppo locale in pratica – Buone pratiche e study visit 2023”. Insieme a lei, alcuni rappresentanti delle aziende che aderiscono al biodistretto “Terre degli Elimi” e il suo vicepresidente Filippo Salerno.
Il biodistretto della Valposchiavo è un’esperienza unica nel suo genere, a cui lavorano da circa vent’anni agricoltori, allevatori, ristoratori, operatori turistici, con il supporto degli enti locali, che hanno scelto l’agricoltura biologica come strada principale per ripensare ad uno sviluppo socioeconomico sostenibile del proprio territorio. Grazie alla cosiddetta strategia “Smart Valley Bio”, di cui si è fatto promotore il direttore del Polo Poschiavo Cassiano Luminati, il 95% della valle, oggi, è coltivata da aziende agricole certificate Bio. E l’obiettivo è di trasformare la Valposchiavo in prima valle europea interamente biologica.
«È stata una visita estremamente istruttiva e stimolante, un’occasione di confronto sui temi dello sviluppo e della valorizzazione di una piccola enclave di lingua italiana nel Cantone svizzero dei Grigioni, un territorio “periferico”, che per tanti aspetti ricorda la nostra Petrosino. Penso ad esempio alla questione dello spopolamento, con la fuga dei giovani, e, in particolare, al ruolo poco redditizio di un’agricoltura che è invece ricca di potenzialità – dichiara l’assessora Marino – Prendendo spunto proprio dagli ottimi risultati raggiunti in questa regione, dove lo spirito di comunità e la cooperazione tra tutti gli attori coinvolti, produttori, ristoratori, attività commerciali ed enti turistici, sono state determinanti, l’idea è quella di replicare il modello anche nel nostro Comune e, più in generale, nel nostro biodistretto, realizzando un marchio che garantisca, come nella Valposchiavo, autenticità e alta qualità ai prodotti provenienti dal territorio, uno su tutti, il vino, il nostro Grillo. Un percorso che può dare nuova e diversa centralità dell’agricoltura, con ricadute importanti anche in altri settori, in particolare quello turistico».
Soddisfazione per la visita studio fatta dall’assessora Marino è stata espressa dal sindaco Giacomo Anastasi, fortemente convinto dell’importanza di puntare su un modello di sviluppo sostenibile che guardi alla valorizzazione del territorio e delle piccole aziende agricole. «Esperienze come quelle del biodistretto della Valposchiavo sono un esempio di buone pratiche per costruire un futuro innovativo e sostenibile, radicato nel patrimonio culturale e naturale. In un territorio come il nostro, dove l’agricoltura rappresenta un asset socio-economico fondamentale, una parte integrante della nostra identità, è necessario valorizzare le produzioni delle piccole aziende agricole locali, sempre più votate al biologico, che sta crescendo oltre ogni aspettativa, attirando anche gli appetiti della grande distribuzione. Un percorso che vogliamo portare avanti attraverso le attività del biodistretto “Terre degli Elimi”, di cui fanno parte non solo i comuni della provincia di Trapani ma anche agricoltori, imprenditori, operatori turistici, associazioni che attraverso una politica comune possono garantire un approccio allo sviluppo sostenibile e ad un’economia green capaci di superare i confini della filiera fino a coinvolgere le comunità locali in azioni per il cambiamento».

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