Stop del Governo Schifani alle autorizzazioni sugli impianti fotovoltaici. Il PD boccia la decisione, bene per il M5S.

“Lo stop dato dal governo Schifani alle autorizzazioni per gli impianti fotovoltaici in Sicilia è una misura spot, priva di visione strategica e che serve solo a coprire ritardi nella pianificazione. Schifani ben conosce, come dimostra l’esito degli incontri svolti con gli operatori del settore a settembre, come gli impianti siano considerati dalla legislazione interventi indifferibili, urgenti e di pubblica utilità. Ciò nondimeno il presidente si lancia in affermazioni che rischiano di bloccare investimenti significativi e senza avanzare proposte alternative. Peggio il governo dimentica che proprio i suoi ritardi nell’identificazione delle aree idonee ad ospitare gli impianti siano alla base del far west autorizzativo”. Lo dichiarano il segretario regionale del PD Sicilia, Anthony Barbagallo e il capogruppo Dem all’Ars, Michele Catanzaro, a proposito della decisione del presidente della Regione di sospendere l’autorizzazione per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici in Sicilia.

Una posizione quest’ultima che, secondo il Partito Democratico siciliano, è l’ennesima riprova del pressappochismo che danneggia la Sicilia e di una mancanza di “visione e di strategia che appare chiara anche quando si tocca il tema delle royalties spettanti ai comuni dove sorgono gli impianti”. La Regione, infatti, non si è mai preoccupata di verificare e coordinare l’azione degli enti locali, lasciando soli comuni e amministratori. E ora, con una modalità da questuante, si accorge di un problema limitandosi a battere cassa.

“Su questo aspetto il gruppo parlamentare del PD all’Assemblea Regionale Siciliana – affermano – sta già lavorando ad un disegno di legge organico che supplisca alle carenze del governo regionale, assicurando alla nostra regione uno sviluppo ordinato, che dia ricadute positive sui nostri territori, tenendo conto di tutte le esigenze superando interventi estemporanei che produrranno solo effetti nefasti e il permanere di una deregulation, di fatto, sui procedimenti autorizzativi e contrastando l’idea di una Sicilia che dovrà, al massimo, accontentarsi di qualche briciola.”

“Insomma siamo davanti – concludono Barbagallo e Catanzaro – alla solita idea della Sicilia condannata, da una classe politica evidentemente inadeguata ed impreparata ad affrontare il futuro, ad essere solo terra di sfruttamento e senza politiche avanzate sul tema energetico ed industriale. Con un governo che si muove a zig zag senza sapersi orientare e incapace di svolgere il ruolo di programmazione e coordinamento”.

Al contrario i deputati regionali del M5S Luigi Sunseri e Cristina Ciminnisi, hanno espresso apprezzamento per «la presa di posizione del Presidente Schifani sul rilascio delle licenze per gli impianti fotovoltaici, per evitare lo stupro del territorio» ma al contempo raccomandano che «non sia un ‘no’ indiscriminato e generalizzato». «Le energie rinnovabili – ricordano entrambi – sono il futuro dell’economia green e perciò vanno utilizzate ed incentivate, ma con precise regole che mettano sempre in primo piano il rispetto dell’ambiente e garantiscano un’adeguata contropartita economica».

Sunseri e Ciminnisi, primi firmatari rispettivamente di un ddl che norma l’installazione degli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli e di un disegno di legge sull’eolico che punta al rispetto del paesaggio e a garantire una contropartita economica, chiedono che le due proposte legislative siano discusse al più presto «al più presto in aula, specie ora che a sala d’Ercole è mancato il materiale su cui lavorare».

«È bene chiarirlo – dice Sunseri – noi non siamo contro gli impianti fotovoltaici, anzi, ci battiamo da sempre e quotidianamente per l’economia green. Non è possibile, però, che i nostri campi diventino interminabili distese di pannelli fotovoltaici, a causa di speculatori che puntano a fare incetta di terre a basso costo. È ora di cambiare rotta, con precise norme che regolamentino il settore».

«È inutile – dice Cristina Ciminnisi – far finta di nulla, ma è ormai un dato di fatto che negli ultimi anni diverse multinazionali hanno presentato domande per riempire i nostri mari di distese infinite di pale eoliche. Sul tema ho già depositato un disegno di legge che punta ad una maggiore tutela della nostra isola non solo sotto il profilo ambientale ma anche economico, prevedendo delle royalties a favore delle casse siciliane. A breve, tra l’altro, si terrà a Mazara del Vallo un’audizione della Commissione ambiente dell’Ars, che ho fortemente voluto e nella quale cittadini e categorie avranno la possibilità di intervenire».