La via di fuga dei migranti tunisini

Continua l’assalto sulle coste trapanesi dei clandestini in partenza dalla Tunisia. Molti si dichiarano minorenni e si sottraggono al trattenimento

Immagine di repertorio

Non c’è solo Lampedusa assaltata dai migranti, ci sono anche le isole del trapanese come le Egadi e Pantelleria e le coste tra Marsala e Mazara. Sono l’approdo preferito dei tunisini, nel corso dell’anno ne sono giunti qui oltre 5 mila. I migranti provenienti dalla Tunisia, non hanno titolo allo status di rifugiato, sono destinati ad essere rimandati nel loro Paese, e in attesa del respingimento, vengono trattenuti presso il Cpr di contrada Milo, sempre sull’orlo del collasso. Ma hanno trovato una via di fuga perfettamente legale all’apparenza, quella di dichiararsi minorenni dinanzi ai giudici di pace. A Trapani l’escamotage funziona, oltre 100 sono i migranti che si sono visti revocare il trattenimento, tornando di fatto liberi. Quando vengono fermati si dichiarano maggiorenni. Ma una volta davanti ai giudici di pace cambiano dichiarazione. La norma affida ai giudici di pace e non ai giudici togati, la competenza a convalidare il provvedimento di trattenimento firmato dal Questore. Provvedimento emesso nelle more di completare la identificazione, procedura preliminare per definire il rimpatrio. Dinanzi a dichiarati minorenni i giudici di pace, secondo quanto dice la legge, devono revocare il trattenimento presso il Cpr. Un inganno alla luce del sole, fanno notare dalla Questura di Trapani, impossibile non accorgersi che a dichiararsi minorenni sono dei bugiardi. Sfogliando l’album fotografico di questi soggetti, è facile rendersi conto che non sono certo dei minorenni. Uno di questi addirittura nella foto mostra i suoi capelli bianchi. Ma i giudici di pace non scorgono l’inganno. Si limitano ad ascoltare e decidono di conseguenza. La vicenda è stata sollevata anche dalla Procura per i minori di Palermo. Questi soggetti liberati da ogni vincolo dal giudice di pace, vengono affidati ai centri di accoglienza per minori non accompagnati, creando occasioni di contatto che non dovrebbero essere consentiti, per la protezione dei veri minori. La questione è stata sottoposta anche al presidente del Tribunale di Trapani, ma sembra che non ci sia modo di intervenire sui giudici di pace. L’avvocatura dello Stato può impugnare i provvedimenti, ma intanto i furbastri si sono già allontanati dai centri di accoglienza, per continuare il loro viaggio da clandestini. Si tratta di soggetti considerati anche pericolosi, alcuni di loro sono migranti che già sono stati respinti in altre occasioni, ma che tentano sempre di rientrare nel nostro Paese. E adesso hanno trovato l’escamotage giusto per evitare di essere rimessi su un aereo o su una nave per essere rimpatriati in Tunisia.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.