“Caterina Chinnici lasciata sola e senza supporto dal partito”
“I congressi del Pd devono partire dai territori. E’ urgente celebrare entro l’anno quello del partito siciliano.
Fare solo il congresso nazionale, senza aprire quello del partito in Sicilia, è come mettere un po’ di cipria sulle macerie”. Lo dice Giuseppe Lupo, capogruppo uscente all’Assemblea regionale siciliana e consigliere comunale del partito a Palermo, durante i lavori della direzione regionale, a Palermo, che ha bollato come insufficiente la relazione del segretario regionale Barbagallo, anche sull’ipotesi di fare il congresso regionale dopo il nazionale.
Lupo, infatti, con Carmelo Miceli, Antonio Rubino, Teresa Piccione, Rino La Placa, Fausto Raciti e Teodoro La Monica, ha firmato un ordine del giorno in cui si chiede la convocazione del congresso regionale del Pd siciliano, entro il 2022. Una documento che, se venisse approvato, potrebbe portare a una mediazione o, addirittura, alle dimissioni del segretario regionale Barbagallo. L’ex capogruppo all’Ars è ritornato poi sulla candidatura a presidente della regione di Caterina Chinnici. “La candidatura della Chinnici – dice – non è stata adeguatamente sostenuta dal partito democratico siciliano.
Infatti, non le sono stati dati i mezzi e gli strumenti per una campagna elettorale efficace, partire da un comitato elettorale a uno staff organizzativo, a un ufficio di comunicazione e una campagna di comunicazione che è venuta meno e che è stata assolutamente inadeguata. Se avesse avuto un supporto valido del Pd siciliano, avrebbe potuto esprimere ben altre potenzialità”, conclude. ANSA