Fare Ambiente interviene sul depuratore e l’ipotesi di reati ambientali

ALCAMO. Attraverso una nota stampa l’Associazione Fare Ambiente interviene sulla questione depuratore e degli sversamenti nel torrente canalotto.

Questa Associazione  – si legge nella nota stampa – ha ripetutamente negli anni segnalato all’Amministrazione comunale di Alcamo la presenza nel torrente canalotto di acque luride e di odore nauseabondo presumibilmente provenienti dal depuratore cittadino.

L’Associazione negli anni 2019 e 2020 ha portato avanti un progetto finalizzato allo studio dello stato di salute delle acque marine e i risultati delle analisi condotte, che sono stati resi pubblici con una specifica pubblicazione , portano alla conclusione che i livelli più alti di inquinamento da residui organici si rilevano in corrispondenza dello sbocco del torrente canalotto.

Dopo i ripetuti eventi di presenza di acque nere e maleodoranti  verificatisi durante la primavera e l’estate corrente segnalati da diversi cittadini sui social l’amministrazione ha intrapreso una serie di controlli e finalmente il 26 luglio scorso abbiamo appreso dagli organi di stampa che sarebbero stati individuati i responsabili del reato ambientale suddetto con il conseguente deferimento all’autorità giudiziaria.

A seguito di tale notizia questa Associazione ha trasmesso ai vari organi, tecnici e Politici dell’Amministrazione comunale, la nota che si allega con la quale sostanzialmente si chiede che, a prescindere dall’iter intrapreso dalla magistratura, si intervenga con gli strumenti che la legge mette a disposizione degli organi preposti per ripristinare la piena funzionalità del depuratore comunale a salvaguardia della salute, igiene e sicurezza dei cittadini e dell’ambiente.

 Il Presidente

Dott. Girolamo Culmone