Colto nella flagranza del reato di rapina aggravata

Il 9 aprile la Polizia di Stato di Marsala ha tratto in arresto L.R., marsalese, classe 2003, colto nella flagranza del reato di rapina aggravata. Su disposizione della Centrale Operativa della Questura, la Volante del locale Commissariato di P.S. interveniva in Piazza Caprera, su richiesta di un trentenne del luogo il quale riferiva di avere patito, poco prima, una rapina a mano armata. L’uomo, infatti, particolarmente turbato per quanto accaduto, riferiva che intorno alle precedenti ore 06.00, mentre passeggiava con il proprio cane, veniva avvicinato da un soggetto che gli chiedeva una sigaretta e, dopo aver risposto negativamente al predetto individuo, lo congedava dirigendosi verso il centro cittadino.

La vittima precisava che, dopo avere percorso qualche metro, sentendosi seguito, si voltava, notando che l’uomo che poco prima lo aveva avvicinato per chiedere la sigaretta, lo stava pedinando. A quel punto, il giovane aggressore estraeva una pistola, del tipo semiautomatico in dotazione alle forze dell’ordine, puntando l’arma al volto della vittima e chiedendole la somma di 20,00 euro, sotto la minaccia di sparargli. A quel punto, impaurita, la vittima consegnava al rapinatore la somma di 10,00 euro e, quindi, impossessatosi della banconota, l’ignoto autore si dava a precipitosa fuga. Gli agenti intervenuti riuscivano subito ad ipotizzare chi fosse il possibile autore della rapina, ospite presso una comunità di Marsala, il quale, peraltro, nel corso del pomeriggio del giorno precedente, si era reso responsabile del furto di un cellulare all’interno della medesima comunità, rendendosi poi irreperibile. Le incessanti ricerche del giovane consentivano di rintracciarlo presso la comunità ove, a seguito di perquisizione, veniva rinvenuta anche l’arma utilizzata per consumare la rapina, un’arma giocattolo, priva di tappo rosso, identica in tutto e per tutto a quelle in uso alle forze di polizia. In flagranza di reato, dunque, il giovane veniva tratto in arresto e tradotto presso il carcere di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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