Caos sui dati Covid in Sicilia, secondo la Procura della Repubblica di Palermo c’era “un disegno criminoso”

PALERMO. Per mesi in Sicilia ha regnato il caos sui dati Covid. Secondo la Procura della Repubblica di Palermo c’era “un disegno criminoso” dietro il caricamento dei numeri nelle piattaforme informatiche del ministero della Salute e dell’Istituto superiore di Sanità.

Il procuratore aggiunto Sergio Demontis e i sostituti maria Pia Ticibno e Andrea Fusco hanno spedito l’avviso di conclusione delle indagini. I pm confermano l’impostazione accusatoria: sulle piattaforme informatiche regionali e ministeriali, nei mesi scorsi, sono stati caricati dati falsi sul monitoraggio dell’epidemia Covid in Sicilia.
A ricevere l’avviso di conclusione delle indagini sono sei persone. L’elenco si apre con l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, l’ex dirigente generale del Dipartimento regionale per le attività sanitarie e osservatorio epidemiologico Maria Letizia Di Liberti (sostituita quando si seppe dell’inchiesta, era finita ai domiciliari) e il direttore del Servizio 4 dello stesso Dasoe, Mario Palermo.

Fonte livesicilia.it

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