Mafia, condanna definitiva: torna in carcere il castellammarese Salvatore Farina

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. E’ stato catturato a Castellammare del Golfo dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Trapani e del locale Commissariato di P.S. Salvatore Farina uno dei soggetti coinvolti nell’ operazione internazionale “Under Boss”, finito in carcere su ordine della Procura Generale presso la Corte di Appello di Potenza.

L’attività d’indagine, svolta dal Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e dalla Squadra Mobile della Questura di Matera, con la collaborazione dell’Interpol, aveva portato nel 2015 all’arresto di 8 persone ritenute responsabili del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla transnazionalità, commessa ai danni di un imprenditore materano da esponenti della organizzazione mafiosa newyorkese denominata “famiglia Gambino”, che si avvalevano della collaborazione sul territorio nazionale di pregiudicati lucani, campani e siciliani. Le investigazioni permisero di svelare tutta la vicenda. Negli anni ’80 un imprenditore materano ottenne un prestito di 300 milioni di lire dalla famiglia Gambino, grazie all’intermediazione di un pregiudicato lucano che da giovane aveva fatto parte di quella organizzazione criminale. La somma nel tempo restituita dall’imprenditore fu molto maggiore del prestito iniziale, in quanto allo stesso furono applicati tassi usurari, ma, evidentemente, questo non fu sufficiente per gli esponenti dell’ organizzazione mafiosa italo- americana.

Così la “famiglia” si rifece viva inviando a Matera un emissario, Francesco Palmeri, che nell’ambito dell’associazione ricopriva il prestigioso ruolo di Vicecapo (“Underboss” in inglese). Nel 2014 lo stesso, accompagnato da altri due emissari mafiosi americani, si presentò dall’imprenditore per esigere una somma nel frattempo salita a un milione di euro. Il piano fu interrotto dall’intervento della Polizia di Stato.

La scorsa settimana l’epilogo della vicenda, quando uno dei condannati, sessantaduenne, per l’appunto Salvatore Farina, è stato rintracciato e catturato dagli agenti della Polizia di Stato della Questura di Trapani ed è finito in carcere.

Le indagini si sono sviluppate grazie ad un’altra operazione denominata “New Bridge”. In quell’occasione gli agenti dello Sco arrestarono 26 persone, tutte appartenenti ad un gruppo mafioso che gestiva un traffico internazionale di stupefacenti tra Calabria e Stati Uniti.

In esecuzione della sentenza definitiva di condanna del 28 ottobre scorso, oggi la Polizia ha condotto in carcere, oltre al castellammarese Salvatore Farina altre due persone: Giovanni Grillo e Nicola Pallotta, condannati a scontare pene tra i 3 e gli 8 anni per estorsione aggravata dal metodo mafioso e dalla trans-nazionalità ai danni di un imprenditore materano. Il 10 dicembre 2014, i tre furono tra gli 8 arrestati nell’ambito dell’operazione “Under Boss”, che colpì pregiudicati lucani, campani e siciliani legati alla famiglia mafiosa newyorkese dei Gambino. Gli ordini di carcerazione sono stati eseguiti dalle Squadre Mobili di Roma, Trapani e Matera, coordinate dal Servizio Centrale Operativo del Dipartimento della P.S.

 

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