Castellammare si gode Indiana Jones, mentre Harrison Ford e Antonio Banderas si abbracciano sul molo

Un set blindatissimo quello di Indiana Jones 5 a Castellammare del Golfo: 3 set tra la zona di San Giuseppe e la Cala Marina. Ford e Banderas si abbracciano sul molo di Castellammare. I due attori protagonisti, tanto attesi sul set, in marina fino a tarda serata

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il giorno dopo è un via vai di tecnici e addetti della Eagle Pictures, intenti a smontare i tre set che per giorni hanno riportato la città di Castellammare del Golfo al 1969, anno in cui sembrerebbe ambientato il quinto capitolo della saga di Indiana Jones, interpretata ancora una volta dal 79enne Harrison Ford. Lunedì 18 ottobre è stato il giorno delle riprese per la mega produzione composta da oltre 600 persone che hanno invaso l’intera città, dalla zona di San Giuseppe fino alla Cala Marina. Gran parte del set, al termine delle riprese notturne, è stato smontato e trasferito al Tempio di Segesta, dove già dalla mattinata di ieri sono partire le riprese di altre scene del colossal prodotto dalla Disney.

La città di Castellammare del Golfo si gode queste ultime ore di notorietà hollywoodiana. Mentre il set viene lentamente smontato e la città torna alla normalità, arriva la notizia ufficiale che la Disney ha posticipato l’uscita della pellicola al 2023, quasi un anno dopo rispetto alla data inizialmente prevista per luglio 2022.

Castellammare blindata per Indiana Jones

Set blindatissimi per garantire la massima riservatezza delle riprese, assolutamente vietato ogni accesso tranne per i residenti nelle pause tra una ripresa e l’altra. Una città che per 24 ore è stata sotto i riflettori del cinema mondiale: occhi puntati su Castellammare anche da parte di molti curiosi e appassionati del genere giunti in città per seguire le riprese. In tanti infatti hanno raggiunto la città da ogni parte d’Italia con la speranza di poter sbirciare le riprese e magari incontrare anche qualche protagonista. Qualcuno è arrivato anche dall’altra parte della Sicilia, raggiungendo Castellammare dopo aver seguito anche le riprese di Cefalù e Siracusa. Ma niente da fare, Antonio Banderas e Harrison Ford, i protagonisti del film, non si sono visti in giro per la città né prima né dopo le riprese. Harrison Ford a bordo di una Audi blu subito dopo le riprese notturne al molo di fronte al Castello Arabo Normanno è andato via, così come Banderas. Entrambi nei giorni scorsi sono stati avvistati a cena in due diversi ristoranti di Trapani, mentre l’altro protagonista Mads Mikkensen ha scelto di soggiornare a Castellammare. Da settimana infatti passeggia con la famiglia indisturbato per la città, mangiando nei ristoranti della Cala Marina e di Scopello, concedendo foto e autografi ai fans.

Foto Instagram Indiana Jones Italia

Nonostante i disagi per la viabilità, la città ha risposto bene all’appello e si è fatta trovare pronta e collaborativa. In tanti chiedono che la città resti in questo modo, con questi piccoli angoli che ricordano un lontano passato siciliano. Botteghe e insegne d’epoca che riavvolgono il nastro del tempo della piccola città marinara che si affaccia sull’omonimo Golfo.

Castellammare torna al 1969

Il set allestito nella via Francesco Crispi e davanti la chiesa di San Giuseppe ha riprodotto una scena di un matrimonio con numerose comparse, poi a bordo della 500 azzurra già vista a Cefalù Harrison Ford e presumibilmente l’attrice Phoebe Waller-Bridge hanno sfrecciato per la via Papa Giovanni XXIII.

Fin dalle prime luci di lunedì la produzione ha perfezionato ogni angolo del set davanti la Chiesa, sotto lo sguardo di un sorridente don Giuseppe, parroco della Chiesa di San Giuseppe, che per l’occasione ha rimontato le luminarie della festa rionale fortemente volute dalla produzione sulla facciata della chiesa. Anche i residenti, felici e collaborativi, hanno assistito ai preparativi. Via l’insegna di un barbiere, via i cartelli stradali, sul marciapiede sono spuntate anche alcune bancarelle con della frutta. “Mi hanno smontato una tettoia – spiega una signora – Mentre ai vicini di casa hanno steso dei panni”. L’intero quartiere è stato blindato per consentire le riprese, ma nonostante i disagi nessuna lamentela o protesta. “Importanti siamo diventati, ci fa molto piacere”, afferma un signore affacciato dal balcone con vista sul set.

Foto Instagram Indiana Jones Italia

Vespe e auto d’epoca per tutto il giorno hanno fatto la spola tra San Giuseppe e la Marina, dove sono stati allestiti due set. Lungo la via Zangara è stato allestito il campo base dei tecnici e la mensa (ristoranti chiusi per tutto il giorno e contrattualizzati dalla produzione), base logistica invece al parcheggio del Cimitero Comunale. Dopo le riprese davanti la chiesa di San Giuseppe i mezzi della produzione del film diretto da James Mangold, si sono spostati nella piazzetta Barone Giacomo Alliata, dove è stato realizzato un negozio di souvenir con tavolini e sedie d’epoca, oltre alle famose insegne sui muri della vecchia Cinzano, Coca Cola e San Pellegrino e Acqua Fiuggi. All’imbrunire il primo ciak anche nel Piazzale Stenditoio dove Harrison Ford e Antonio Banderas si sono abbracciati sul molo, davanti a un bellissimo peschereccio d’epoca ormeggiato. Il 79enne Harrison Ford, con l’immancabile frusta alla cinta, cappello e giacca di pelle, ha scherzato e sorriso mostrandosi in piena forma.

Le riprese sono andate avanti per tutta la notte nel set allestito ai piedi del Castello, tra polpi essiccati al sole, barili, casse di pesce, nasse, reti da pesca e due camion d’epoca. Dettagli e trama del film restano top secret.

Il momento più atteso sul set castellammarese, con foto ufficiali diffuse da alcuni quotidiani di settore, è stato quello dell’incontro sul molo tra un sorridente Harrison “Indy” Ford e il capitano della nave Antonio Banderas. I due, come vecchi amici, si sono salutati con un lungo abbraccio.

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Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.