Il comandante del motopesca ‘Aliseo’ di Mazara del Vallo presenta denuncia per tentato omicidio

Il comandante del motopesca ‘Aliseo’ di Mazara del Vallo, Giuseppe Giacalone (assistito dall’avvocato Walter Marino), ha presentato ai carabinieri una denuncia-querela per tentato omicidio, disastro navale, naufragio, danneggiamento nave e minacce gravi. Il motopesca della famiglia Giacalone, il 6 maggio scorso, mentre si trovava in acque internazionali a largo della Libia, venne mitragliato da una motovedetta della Guardia costiera libica e lo stesso Giacalone rimase ferito alla testa. La Procura di Roma ha aperto un’indagine. Sul motopesca, una volta giunto a Mazara del Vallo, hanno effettuato i rilievi il Ris dei carabinieri. “In questi anni durante i quali la marineria di Mazara del Vallo è stata obiettivo di mitragliamenti e sequestri, non c’è stato mai un libico rinviato a giudizio. Ora con la denuncia-querela presentata ci aspettiamo che vengano individuati i colpevoli dell’ennesimo attacco subito dall’Aliseo qualche settimana fa”. Lo dice l’avvocato Walter Marino che assiste Giuseppe Giacalone, comandante dell’Aliseo, rimasto ferito il 6 maggio scorso dopo che i militari di una motovedetta libica hanno sparato ad altezza d’uomo. Ai carabinieri di Mazara del Vallo l’avvocato Marino ha presentato una denuncia-querela per tentato omicidio, disastro navale, naufragio, danneggiamento nave e minacce gravi. Il motopesca ‘Aliseo’ venne mitragliato da una motovedetta della Guardia libica mentre si trovava in acque internazionale, al largo della Libia. Per alcune ore Giacalone fu tenuto a bordo del mezzo militare, un’ex motovedetta della Guardia di Finanza ceduta dal Governo italiano alla Libia. Poi il rilascio e il rientro a Mazara del Vallo.

Fonte livesicilia.it

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