Il deputato della Camera del gruppo parlamentare Facciamo Eco – Federazione Verdi Antonio Lombardo replica con un post sulla sua pagina social alle dichiarazioni del commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Trapani.

– Non è mai stato elaborato in 33 anni il previsto piano di sistemazione della zona “A”;
– Non ha mai dato attuazione al Piano di Utilizzazione della Zona “B” elaborato nel 2003 dal Comune di Alcamo, unico piano elaborato nel territorio provinciale e tra i pochi in Sicilia;
– Non ha mai provveduto da oltre 15 anni alla nomina del direttore delle aree protette in gestione all’ente (Bosco di Alcamo, Isole dello Stagnone di Marsala , Foce del Fiume Belice), nonostante la disponibilità dei fondi da parte della regione Sicilia , utilizzando in questo ruolo l’ispettore delle guardie con un doppio incarico pro-tempore, con raddoppio di carico e responsabilità;
– Non è stato mai nominato dal 2008 il Consiglio Provinciale Scientifico, che fornisce alle strutture di gestione delle riserve ogni indicazione tecnica utile a conseguire i fini istituzionali delle aree medesime e ad assicurare le conoscenze scientifiche dei valori fondamentali delle aree protette;
– Non esiste una specifica strategia gestionale di conservazione di specie o di habitat;
– Non vengono mai effettuati studi o ricerche scientifiche.
Questi sono alcuni aspetti formali che a questo punto avremo occasione di approfondire nei prossimi giorni nell’ottica di una corretta sinergia tra istituzioni volta a sanare e superare eventuali anomalie.
Ai cittadini alcamesi non servono molte parole per comprendere lo stato in cui si trova la Riserva del Monte Bonifato, è sufficiente fare una passeggiata in montagna.
– Non ha mai dato attuazione al Piano di Utilizzazione della Zona “B” elaborato nel 2003 dal Comune di Alcamo, unico piano elaborato nel territorio provinciale e tra i pochi in Sicilia;
– Non ha mai provveduto da oltre 15 anni alla nomina del direttore delle aree protette in gestione all’ente (Bosco di Alcamo, Isole dello Stagnone di Marsala , Foce del Fiume Belice), nonostante la disponibilità dei fondi da parte della regione Sicilia , utilizzando in questo ruolo l’ispettore delle guardie con un doppio incarico pro-tempore, con raddoppio di carico e responsabilità;
– Non è stato mai nominato dal 2008 il Consiglio Provinciale Scientifico, che fornisce alle strutture di gestione delle riserve ogni indicazione tecnica utile a conseguire i fini istituzionali delle aree medesime e ad assicurare le conoscenze scientifiche dei valori fondamentali delle aree protette;
– Non esiste una specifica strategia gestionale di conservazione di specie o di habitat;
– Non vengono mai effettuati studi o ricerche scientifiche.
Questi sono alcuni aspetti formali che a questo punto avremo occasione di approfondire nei prossimi giorni nell’ottica di una corretta sinergia tra istituzioni volta a sanare e superare eventuali anomalie.
Ai cittadini alcamesi non servono molte parole per comprendere lo stato in cui si trova la Riserva del Monte Bonifato, è sufficiente fare una passeggiata in montagna.