Il congedo di Ricciardi. Un ringraziamento per la collaborazione e la vicinanza

Il prefetto Tommaso Ricciardi lascia il Palazzo del Governo di Trapani per trasferirsi a Pesaro Urbino, come disposto dalla Ministra Lamorgese.

Ricciardi si era insediato come Prefetto il 1° aprile del 2019 e lascerà la carica a Filippina Cocuzza, già Prefetta di Ragusa. Lascia il suo posto a Filippina Cocuzza, già prefetta di Ragusa. Non è la prima volta che a ricoprire la carica a Trapani sia una donna, infatti nel 2010 fu chiamata a ricoprire il ruolo Marilisa Magno.

In molti hanno sottolineato le parole con cui si è congedato Ricciardi, in particolare rivolte a tutta la comunità trapanese, rivolte a tutto il territorio, che di sicuro ha lasciato tento nel cuore di Ricciardi, non solo per le bellezze riconosciute, ma anche per la collaborazione e la vicinanza avvertita durante questo biennio. Nello specifico ha ringraziato “tutti coloro che, investiti di pubbliche funzioni ai vari livelli, mi hanno offerto un prezioso contributo nello svolgimento dei compiti istituzionali assegnati. Ai parlamentari nazionali e regionali, alle autorità civili e militari, alla magistratura, alle organizzazioni sindacali ed i categoria, all’associazionismo e alle organizzazioni di volontariato, invio il mio più sincero ringraziamento per la loro vicinanza. Esprimo particolare gratitudine ai sindaci e agli amministratori locali, che hanno manifestato sensibilità e spirito di collaborazione, favorendo un costruttivo dialogo fra Stato e autonomie locali. Un saluto caloroso rivolgo ai Vescovi di Trapani e di Mazara del Vallo, a tutti i ministri di culto e per loro tramite alle rispettive comunità di fedeli. Alle donne e agli uomini delle forze armate, delle forze di polizia e dei vigili del fuoco va un caloroso apprezzamento per i compiti che quotidianamente svolgono con impegno e abnegazione per garantire la sicurezza e la libertà dei cittadini. Non posso esimermi dal ringraziare gli organi di stampa, con i quali franco e leale è stato il rapporto, unitamente ad un garbo istituzionale. Grato del privilegio di aver lavorato in un territorio complesso, ricco di storia e di tradizioni, dotato di un patrimonio culturale unico e di straordinarie bellezze naturali, desidero infine inviare il mio più cordiale saluto alla comunità del territorio dalla quale ho ricevuto in numerose occasioni espressioni di stima e considerazione”.

Parole non da congedo pro forma, ma da chi ha apprezzato i luoghi e le persone, non oscurando le problematiche che riguardano questo territorio.

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