Liceo Allmayer di Alcamo, Provincia conferma recesso contratto di locazione

ALCAMO. Il Libero Consorzio Comunale di Trapani ha formalmente confermato il recesso dal contratto di locazione, relativo alla parte est dell’immobile della nostra sede succursale di Viale Europa al 22/04/2021, con l’intendimento di attuare la redistribuzione di tali spazi, dove sono attualmente allocate alcune aule, in edifici di proprietà provinciale che insistono nei comuni di Alcamo, Castellammare del Golfo e Calatafimi Segesta. A darne notizia un comunicato del Liceo “Vito Fazio Allmayer” di Alcamo.

“Gli organi collegiali del Liceo “Vito Fazio Allmayer” di Alcamo, riunitisi ieri sera, con procedura d’urgenza, hanno evidenziato che l’ipotesi prospettata potrebbe determinare, peraltro in corso d’anno ed in comuni diversi da Alcamo, una illogica frammentazione. Peraltro la “redistribuzione degli spazi” – si legge nella nota – prefigurata a nostro danno, anche in comuni diversi da Alcamo, coinvolge non solo suppellettili ed arredi scolastici, ma soprattutto persone, che svolgono attività didattiche collegate, anche organizzativamente con altre classi.

Tale assetto risulta conciliabile eventualmente con l’allocazione dell’intero plesso in un unico ed eventuale diverso edificio scolastico, insistente esclusivamente nella città di Alcamo, che attendiamo di avere indicato.

Con l’iniziativa del Libero Consorzio Comunale di Trapani, si determina, in piena pandemia, una situazione complessa in termini didattici, organizzativi, di gestione della sicurezza, anche in funzione anticovid, peraltro in costanza di contratto per la restante parte dell’edificio, in scadenza al 31/12/2022.

L’operazione, altamente depressiva dell’entusiasmo che caratterizza la nostra scuola e che spinge le nuove generazioni ad avere speranza nelle Istituzioni e nel futuro, si risolverebbe nella negazione di un quasi sessantennale atteso diritto: essere assegnatari di un unico immobile di proprietà esclusivamente su Alcamo, città in cui la nostra istituzione scolastica opera dalla sua fondazione, il 1963.

Possiamo, con cognizione di causa, affermare che la Resistenza – conclude la nota – è tutt’altro che un fenomeno e un movimento concluso con la nascita della Repubblica. Abbiamo ancora occasione di interrogarci su di essa, in piena pandemia, con indotte esercitazioni pratiche su un campo diverso rispetto a quello dei nostri partigiani: quello dell’educazione e della istruzione”.

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