Castellammare, firmato il contratto esecutivo per la progettazione del depuratore

Depurazione: si parte con la progettazione dell’impianto di Castellammare del Golfo dopo anni di attesa. Firmato questa mattina il contratto esecutivo per la progettazione alla presenza del Sub commissario Ing. Costanza

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. È stato firmato questa mattina nella sala giunta di Palazzo Crociferi il contratto esecutivo per l’avvio della progettazione esecutiva del nuovo impianto di depurazione del Comune. La città di Castellammare del Golfo, insieme ad altri 50 comuni dell’Isola, è in stato di infrazione dall’Unione Europea dal 2012 a causa della mancata depurazione delle acque reflue.

Oggi, in occasione di una conferenza stampa, prende il via la progettazione del nuovo depuratore di Castellammare del Golfo. Lo annunciano il sub Commissario per la Depurazione Riccardo Costanza e il sindaco Nicolò Rizzo, alla presenza dei giornalisti a Palazzo Crociferi. L’opera è finanziata con 18,3 milioni di euro e, assieme all’altro intervento previsto per il sistema fognario della frazione di Scopello, consentirà l’uscita dell’agglomerato castellammarese dalla procedura d’infrazione 2009/2034 aperta nei confronti dell’Italia per il mancato trattamento delle acque reflue in aree sensibili, già in sentenza di condanna (causa C-85/13).

Alla presenza del sub Commissario Riccardo Costanza, delegato per l’attuazione degli interventi in Sicilia dal Commissario Straordinario Unico Maurizio Giugni, è stato firmato il verbale di avvio delle attività con il raggruppamento temporaneo di professionisti affidatari (“Hydro Engineering” con “Etatec” e “Geodata”, rispettivamente studi di Alcamo, Milano e Torino) per l’esecuzione delle indagini specialistiche e della progettazione esecutiva del nuovo depuratore, per una durata di novanta giorni.

“Un importantissimo passo avanti per la realizzazione dell’impianto di depurazione che Castellammare del Golfo attende da troppi anni – afferma il sindaco Nicolò Rizzo. Lo step progettuale di oggi – afferma il Sindaco Rizzo in conferenza stampa – ci consente una indicazione certa sulla velocizzazione dell’iter portato avanti dalla struttura commissariale che ringraziamo per la disponibilità ed il continuo confronto. Siamo certi che il gruppo di progettazione, in considerazione dell’alto livello professionale, potrà rispettare i tempi contrattuali previsti e che la procedura viaggerà ormai speditamente. Auspichiamo che i lavori di costruzione possano iniziare nel più breve tempo possibile nell’interesse del nostro territorio che, anche per la sua naturale vocazione turistica, merita attenzione e rispetto per l’Ambiente”.

“Si avvia una fase strategica – spiega il sub Commissario Costanza – per la realizzazione di un’opera fondamentale che porterà degli importanti benefici ambientali in un territorio di grande attrattiva turistica. Una progettazione già esecutiva dell’impianto ci consentirà, dopo la fase di valutazione ambientale, di mettere a gara i lavori e quindi di vedere ancor più vicina l’avvio dei lavori”. Il procedimento è curato da Sogesid SpA, quale Società di supporto tecnico alla Struttura Commissariale, con il Responsabile del Procedimento Rosanna Grado e il Direttore dell’Esecuzione del contratto Francesco Morga.

Il progetto è stato finanziato con delibera CIPE nel 2012 ed è compreso nel l’APQ “depurazione delle acque reflue”. Nel 2016 la nomina del Prof. Enrico Rolle come Commissario Straordinario Unico per la realizzazione degli interventi funzionali a garantire l’adeguamento, nel minor tempo possibile, alle sentenze di condanna della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio 2012 in materia di depurazione delle acque reflue.  L’Italia, quindi, è già stata condannata a pagare per queste inadempienze con più di 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre settanta centri urbani e aree sprovvisti di reti fognarie e adeguati depuratori.

“Con la firma di oggi contiamo in breve termine di poter arrivare all’iter autorizzativo e alla gara dei lavori. – rassicura il Sub Commissario per la Sicilia Ing. Riccardo Costanza – Quello odierno è sicuramente un punto di svolta per la città di Castellammare, ma soprattutto per l’intero Golfo. Il nostro obiettivo è quello di poter avviare tutti i cantieri in Sicilia entro il 2023, in linea con la normativa Europea. L’attenzione dello Stato, per la crescita del territorio e per uno sviluppo ambientale, è alta. Lo dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni. Noi non scavalchiamo le competenze dei Comuni, ma cerchiamo di colmare un vuoto lavorando in sinergia con gli uffici e i tecnici comunali. E per questo ringrazio il Sindaco di Castellammare per l’ottima collaborazione e interlocuzione avuta fino ad oggi.”

“Siamo particolarmente felici di poter lavorare a questo progetto insieme agli altri due studi di alta specializzazione di Torino e Milano. – ha aggiunto l’Ing Damiano Galbo della Hydro Engineering di Alcamo – Quello di Castellammare è un impianto importantissimo, in una zona sensibile oggi diventata “il salotto buono della città” per la presenza anche di molte attività ricettive. Una città che ha avuto uno sviluppo turistico importante e che merita particolare attenzione sul piano ambientale.”

“Grazie ai tecnici del Comune di Castellammare abbiamo superato diverse criticità. – spiega l’Ing. Rosanna Grado – La firma sul contratto rappresenta davvero l’attuazione sinergica di un lavoro che porterà alla realizzazione di un opera fondamentale per il territorio.”

Per quanto riguarda l’impianto fognario di Scopello, opera finanziata per 5 milioni di euro, si sta arrivando anche in dirittura d’arrivo per l’affidamento dei servizi di progettazione esecutiva. Nello specifico nella zona di Scopello, Piano Vignazzi e Contrada Ciauli, sono previste delle pompe di sollevamento che si collegheranno con il depuratore principale di Castellammare. Infatti nell’agosto del 2019 alcuni proprietari di terreni lungo la “zona interessata dai lavori” ricevettero una comunicazione per imminenti indagini e rilievi di natura archeologica propedeutiche alla progettazione dell’opera. Nella zona, oltre a terreni privati, sono presenti anche alcune strutture ricettive, per questo motivo si sono sollevate perplessità da parte di alcuni proprietari dei terreni. In merito l’Ing. Grado ad Alqamah.it puntualizza che “le indagini archeologiche non sono state necessarie in seguito a diverse interlocuzioni con la Soprintendenza. Quindi in quell’area non sono più in programma interventi di questo genere, però, – precisa l’Ing. Rossella Grado rispondendo alle nostre domande – ci saranno dei piccoli espropri di porzioni di terreno utili per la realizzazione dell’opera. In merito a questo verranno pubblicati successivamente tutti i dettagli. È chiaro che le preoccupazioni in merito alla sicurezza degli impianti sono legittime, ma possiamo rassicurare i cittadini e le strutture ricettive, che stiamo predisponendo tutte le misure di sicurezza utili per escludere malfunzionamenti o inquinamenti.”

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteGli aggiornamenti dell’11 marzo sul coronavirus nel trapanese: 518 positivi
Articolo successivoUn altro incontro sullo stato dell’arte dell’Ospedale di Alcamo e sulle sue prospettive
Emanuel Butticè
Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.