Scarcerato il “re dell’eolico” Vito Nicastri

PALERMO. È stato scarcerato il “re dell’eolico” Vito Nicastri. L’imprenditore alcamese, sospettato di essere in affari con la mafia, è tornato libero dopo la decisione della Procura della Repubblica di Palermo che ha emesso un decreto di sospensione della pena.

Nicastri era detenuto per l’ultima delle tre condanne che gli sono state inflitte, un patteggiamento a due anni e sette mesi per bancarotta fraudolenta nell’ambito della inchiesta sulla Eolica Service Palermo, dichiarata fallita dal Tribunale di Palermo a causa di un buco di bilancio da 3 milioni e 900 mila euro.

All’imprenditore Nicastri in passato la Direzione investigativa antimafia di Palermo ha confiscato beni per 1 miliardo e 300 milioni di euro, la più cospicua mai compiuta in Italia.

Nei mesi scorsi lo stesso Nicastri ha ammesso di avere pagato delle tangenti ad alcuni funzionari regionali per avere il via libera ai suoi progetti nel settore energetico. Nicastri ha patteggiato due anni e dieci mesi per corruzione, e 4 anni e tre mesi per intestazione fittizia di beni, mentre in appello è caduta la più grave accusa di associazione mafiosa. Ma per la Procura la fortuna imprenditoriale di Nicastri è legata all’appoggio di Cosa nostra.

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