Criticità idriche ad Erice, “Codici e l’Amministrazione comunale stiano dalla stessa parte”

ERICE. Le note criticità del sistema idrico in territorio ericino e non solo, dovrebbero porre l’amministrazione comunale e questa associazione di consumatori dalla stessa parte. D’altronde così si era fatto nella passata amministrazione quando Codici fu chiamata dal sindaco Tranchida a collaborare e il sottoscritto non si tìrò indietro. Tutt’altro. Proprio perché in gioco vi era un bene primario come l’acqua, (sporca anche allora e battezzata “Acqua Crocetta”) e che portò l’amministrazione di allora a protestare a Palazzo d’Orleans per chiedere acqua quantomeno pulita. Codici da sempre è dalla parte dei cittadini e fino allo  scorso 2020 ha collaborato con incontri informativi sulle tutele con tutte  quelle amministrazioni comunali che ne hanno fatto richiesta”. È quanto si legge nella nota dell’Avvocato Vincenzo Maltese dell’Associazione Codici.

“Non l’attuale amministrazione di Erice che ritiene sufficiente quanto fatto sino ad oggi o lo ricorda ad ogni occasione. Ossia sostituirsi ad Eas negli interventi sulle rete idrica comunale per chiudere le perdite (cosa peraltro dovuta per le responsabilità degli Enti sulla manutenzione stradale), e una sentenza del Tar che impone oggi alla Regione di gestire e organizzare il nuovo sistema idrico integrato. Tutto qui? pare sia sufficiente cosi. Nel frattempo i cittadini ericini lamentano carenza idrica in diverse zone e acqua gialla da almeno tre mesi! Ma non basta perché con la mancanza di personale mancano i manovratori e con il caldo che si avvicina aumentano le necessità idriche. – scrive l’Avvocato Maltese – Sono disponibile ad un confronto aperto e pubblico, anche in Consiglio comunale se vogliono, per illustrare le azioni che, congiuntamente si potrebbero portare avanti. Ma nel frattempo la Sindaca, così come ha fatto per la protesta per ottenere la Zona Franca Montana, si faccia sentire anche dalle parti del Dipartimento regionale acqua e rifiuti, chieda perché negli ultimi mesi il governo regionale sulle criticità idriche guardi solo dalle parti di Agrigento, il nuovo gestore idrico al posto di Eas ormai in Liquidazione coatta amministrativa, chieda audizione al Prefetto, interessi l’ATI idrico di cui il Comune di Erice è parte, insomma, non ne faccia una contrapposizione politica e faccia qualcosa di civicamente eclatante a dimostrazione di stare concretamente dalla parte dei cittadini in questa battaglia di civiltà. Solo per garantire il diritto ad un bene primario…. e il sottoscritto, assieme ai cittadini, sarà lieto di stare dalla stessa parte”.

La risposta dell’Amministrazione ericina: “Apprendiamo con non poco stupore della recente presa di posizione dell’associazione CO.DI.CI., da sempre attenta alla difesa dei diritti dei consumatori. Usiamo la parola “stupore” perché il responsabile avv. Vincenzo Maltese dovrebbe conoscere abbastanza bene il burrascoso trascorso giudiziario che esiste tra questo Ente comunale ed EAS (Ente Acquedotti Siciliani), che è l’unico responsabile del servizio idrico. Dovrebbe sapere, l’avvocato, che le “inefficienze ed i ritardi sui bisogni primari” che correttamente denuncia sono stati parimenti denunciati con fermezza sia da quest’Amministrazione che dalle precedenti in ogni sede competente, ottenendo sentenze favorevoli. Il Comune di Erice, anzi, nonostante non fosse propria competenza né avesse alcuna responsabilità in tal senso, si è sempre sostituito ad EAS nel coprire le evidenti negligenze, tappando ogni falla che si è venuta a creare ed adoperandosi anche per le riparazioni dei guasti alla rete idrica. Né possono essere date colpe al Comune per “l’acqua giallastra” oppure per la mancata attivazione dei contatori o, ancora, per la carenza di personale in capo ad EAS: è davvero superfluo sottolinearlo e, anzi, abbiamo già provveduto a segnalare anche questo, lo scorso 5 giugno 2020, con una nota indirizzata al presidente della Regione Siciliana, dott. Nello Musumeci (qui la notizia https://www.comune.erice.tp.it/it/news/la-sindaca-toscano-scrive-al-presidente-della-regio). Allo stesso presidente Musumeci è stata recentemente inviata un’altra nota di diffida (qui la notizia https://www.comune.erice.tp.it/it/news/disagi-idrici-del-territorio-ericino-la-sindaca-scr) con riferimento alla sentenza del Tar Palermo Sezione I che ha stabilito che la gestione transitoria del Servizio Idrico Integrato nel Comune di Erice è di competenza della Regione Siciliana. Non avendo avuto riscontri, procederemo con effetto immediato alla segnalazione ed alla consegna della relativa documentazione alla Procura della Repubblica.

Per ciò che riguarda invece l’erogazione idrica a rilento nella Frazione di Pizzolungo – si legge in una nota – cui si fa riferimento nella nota, essa è dovuta ad un guasto che la ditta incaricata sta lavorando per risolvere, individuandone le cause. Purtroppo il problema continua a persistere limitatamente ad alcune zone della stessa Frazione, mentre in altre vie tutto sembra essere tornato alla normalità.

Si precisa infine che questa Amministrazione ha sempre provveduto, in qualsiasi momento ed in maniera tempestiva, ad informare i cittadini tramite il proprio sito istituzionale di tutte le novità in relazione al tema in oggetto, dando aggiornamenti in ordine agli sviluppi sul fronte legale e segnalando tutte le comunicazioni ufficiali inviate agli organi preposti e competenti”.

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