Gaspare Noto: “Ad Alcamo occorre andare OLTRE I PARTITI”

Le prossime elezioni comunali ad Alcamo si avvicinano, così partiti tradizionali e movimenti iniziano a abbandonare le stanze chiuse, luogo di confronto e scontro con possibili alleati, per esprimere in maniera palese la propria idea e posizione, magari per invitare qualcuno al dialogo o allo scontro. In questo contesto ci perviene un comunicato a firma di Gaspare Noto, nome conosciuto nel mondo politico e sociale di Alcamo, che esprime il proprio punto di vista sulle prossime amministrative che dovrebbero celebrarsi nella prossima tarda primavera. Pubblichiamo:

“Siamo alla vigilia delle elezioni amministrative, la Città di Alcamo, nel mese di Maggio 2021, (salvo rinvii) sarà chiamata per andare a votare.

E’ POSSIBILE UN NUOVO INIZIO!

Anche se si respira nel Paese e nella nostra Alcamo un prevalente senso di rifiuto, di frustrazione e di scoraggiamento. La nostra Alcamo non appare più una Città solare, bella, produttiva e significativa; appare una cittadina triste, sconnessa, sgangherata e di periferia.

SERVE LA COMPETENZA.

Non c’è più tempo per la “melina” delle coalizioni dei partiti. Siamo giunti ai tempi supplementari. La Città di Alcamo ha bisogno di capire e di vedere concretezza e nuovi risultati; chiede seri e capaci interlocutori. Ormai da tempo, i Movimenti, i Partiti e le Forze Politiche registrano chiari limiti di relazioni umane e di competenza governativa.

Ad Alcamo occorre andare OLTRE I PARTITI; serve costruire un “PROGETTO CIVICO”, attorno a cui allocare tutte le Persone, i Movimenti le forze Politiche, Sociali, Sindacali e Produttive sane, al fine di stralciare ogni spaccatura e lacerazione, necessaria a dare fare il giusto lievito alla Città.

Serve far prevalere “l’Arte dello Stare Insieme”. La Comunità è stanca e triste, non c’è la fa più.

Muoviamoci nella scia di Papa Francesco con l’enciclica “Fratelli Tutti” in modo, da segnare con la dovuta dimensione il necessario impegno, coraggio e competenza per il ritorno alla centralità della persona umana. Ricordo principalmente a me stesso, che l’EDUCAZIONE rimane il banco di prova della forza di un Uomo.

Una Classe Politica degna di tale nome, risponde con il Lavoro, con la Scuola, con la Sanità, con l’assistenza alle Forze Deboli e Produttive e con l’ascolto.

LE COSE SONO CAMBIATE.

Il mutamento della Società è in forte accelerazione, l’emergenza sanitaria posta in essere dal COVID – 19, impone a noi Tutti di servire il Paese ed in primis la nostra Alcamo. Abbiamo avuto un numero di morti intollerabile e siamo stati impiastrati da una bava di dolore che ha riguardato centinaia di migliaia di persone. Persone che hanno sofferto direttamente o visto soffrire chi amavamo, che poi è lo stesso. Quei morti se ne sono andati in solitudine, il conforto di una mano che non fosse quello del medico o dell’infermiere che, col cuore schiantato in quel momento erano figli, mogli, mariti, amici di persone sconosciute.

L’attuale Classe Politica assai presentista, priva di memoria e di umiltà, incapace di riannodare i fili con la sua storia, ha mostrato, in questa crisi, un grado elevato di incompetenza e di spietatezza.

Difronte alla perdita di quasi quarantamila italiani nessuno ha il diritto di dimenticarli; semmai, abbiamo il dovere di alzarci e mettere fine all’incapacità Politica e di Governo.

L’attuale Classe Politica confusa e disarmata ha messo in ginocchio l’intera economia del Paese.

NON C’E’ PIU TEMPO PER GLI SCONTI.

Ritroviamo un chiaro “progetto di governo civico”, che permetta di assicurare alla nostra amata ALCAMO un BUON GOVERNO. Non ci rimane che voltare pagina almeno per ragioni finanziarie. Il cuore di questa Città è segnato da una forte ferita.

Ragioni di ordine etico, tecnico, amministrativo e politico impongono di spostare l’asse OLTRE i partiti.

Questa Città ha bisogno di una maggiore serenità, ha bisogno di ritrovarsi in famiglia e nel lavoro. Mettere fine alla Politica degli incubi è un dovere morale prima che politico.

Chiedo alle Forze Politiche un supplemento d’animo, cioè spazzare gli interessi di appartenenza per fare spazio in prima pagina all’interesse collettivo, evitando così di ripetere gli errori del passato.

Il qualunquismo dell’antipolitica, l’invettiva contro la democrazia, l’insulto alla persona, l’arte del litigio, da qualunque parte provengano, sono tutti elementi e comportamenti contro l’Uomo, che purtroppo hanno certificato “Amministratori” senza lucidità i quali hanno messo a grave rischio il futuro della nostra Città”.

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