“Sicilia Bedda”, l’omaggio del Tenore Alberto Profeta alla città di Castellammare del Golfo

CASTELLAMMARE DEL GOLO. É stato pubblicato oggi il video clip di “Sicilia Bedda”, una re-interpretazione del celebre brano popolare “’nSicilianu in America” riproposta con un inedita formazione dal Tenore Alberto Profeta, con la parte musicale curata dal Maestro Antonio Zarcone. Il video è un omaggio alla città di Castellammare del Golfo, paese di origine della madre del Tenore, ed a tutti i castellammaresi e siciliani che hanno lasciato la terra natia per cercare fortuna all’estero. Alberto Profeta ha collaborato con i più grandi tenori, da Pavarotti a Bocelli e, dagli stati Uniti alla Cina, ha calcato i più importanti palcoscenici mondiali ma rimane sempre legato alla sua terra e con questo brano le rende omaggio.

L’idea del video clip è del regista di Castellammare del Golfo Claudio Colomba che ne ha curato la regia e il montaggio e che già in passato aveva trattato il tema dell’emigrazione negli Stati Uniti con il film documentario “Partiti per la Jobba”. Oltre al tenore ed ai suoi due figli Joele e Manfredi, al video hanno preso parte il maestro Alfredo Gilè, Il famoso violinista Mario Renzi e la bellissima attrice siciliana Isabella Viola. Il progetto è stato sposato dal Comune di Castellammare del Golfo che lo utilizzerà per la promozione del territorio poichè il video mostra tutte le bellezze della cittadina: dal centro storico alla cala marina, da Scopello al castello di Baida. Presente anche l’imprenditore americano Michael Colomba che si è riconosciuto nella storia raccontata e si sta impegnando per la promozione del progetto negli Stati Uniti, che dovrebbe culminare con una serie di eventi proprio negli USA non appena la situazione sanitaria lo permetterà.

“Il video clip – spiega il regista Claudio Colomba- è la pietra miliare per una nuova collaborazione tra diversi artisti che vedrà Castellammare del Golfo quale luogo base; l’intento è quello di combinare esperienze diverse per la produzione di qualità che dia risalto al territorio in maniera sana e positiva, e che dia la possibilità agli artisti provenienti da diverse esperienze di confrontarsi e dare vita a nuovi prodotti che guardino alla tradizione ma siano proiettati al futuro”.

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