Veneziano (UILPA): “Accelerare l’intitolazione dell’unità navale al nostro collega Giuseppe Barraco”

“Ho trovato nel Vice Capo del DAP, Consigliere Roberto Tartaglia l’interessamento personale per accelerare la pratica di intitolazione della motovedetta d’altura classe V.3 della Base Navale di Livorno al nostro collega della Polizia Penitenziaria Giuseppe Barraco, deceduto a Favignana nel 1991”.
Questa è la dichiarazione del Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria Sicilia Gioacchino Veneziano, che fa anche parte della Commissione Nazionale del DAP che si occupa delle proposte di ricompense per il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.
“Giorno 29 gennaio in videoconferenza con il Vice Capo DAP, Consigliere Roberto Tartaglia, che è anche Presidente della Commissione Nazionale per le ricompense al personale del Corpo di Polizia Penitenziaria, ho detto – dichiara Veneziano – che il Direttore del carcere di Livorno ha scritto il 31 dicembre al Direttore del penitenziario di Favignana, per avere tutti gli elementi utili e necessari per poter avviare le procedure di intitolazione dell’unità navale del Corpo di Polizia Penitenziaria al nostro collega Giuseppe Barraco, ma purtroppo ad oggi nessun riscontro è arrivato, così da allungare inspiegabilmente i tempi del processo burocratico, che mortificano i familiari del nostro caduto ….purtroppo – continua il sindacalista- oramai la gloriosa motovedetta l’altura V.3 della Polizia Penitenziaria dove era imbarcato il valoroso Giuseppe Barraco, non è più a Favignana, ma si trova in Toscana, perché una scelta politica ha cancellato la Base Navale nell’isola di Egusa, pur essendoci una Casa di Reclusione che grazie all’interessamento del Presidente Petralia Capo Dap, potrebbe diventare il primo carcere della Sicilia ad avviare la produzione di mascherine con manodopera dei detenuti”.
“Nondimeno, – chiosa il Segretario Regionale della UIL di categoria – ho avvertito in questa nuova “governance” dell’Amministrazione Penitenziaria, una sensibilità nel volere valorizzare le iniziative che tendono a fare accrescere il sacrificio sia dei nostri caduti, che nel quotidiano espletamento del servizio, ogni giorno i Poliziotti Penitenziari mettendo in campo per combattere la delinquenza e il crimine organizzato all’interno nelle carceri ed in tutti i servizi istituzionali che la legge affida a loro, tra cui la difficilissima opera di recupero
del reo, in questo momento di attacco mediatico verso tutta l’amministrazione penitenziaria”.
L’eventuale intitolazione di una unità navale della Polizia Penitenziaria ad un caduto, potrebbe essere il primo accadimento, sin dalla nascita del servizio Navale della Polizia Penitenziaria, specializzazione nata nel lontano 1983.

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