Aggiornamenti “Resto al Sud”

Resto al Sud amplia la platea dei beneficiari e si rivolge agli imprenditori fino a 55 anni d’età. È questa la novità introdotta dalla Legge di Bilancio 2021, che ha innalzato il precedente limite di 45 anni anche nell’intento di sostenere una delle categorie più in sofferenza del mercato del lavoro post-Covid: i cinquantenni che hanno perso il posto di lavoro o che rischiano di perderlo nei prossimi mesi.

L’incentivo diventa pertanto una concreta possibilità di uscita dall’attuale condizione di difficoltà per un universo di lavoratrici e lavoratori in grado di esprimere – in una prospettiva di autoimpiego che può valorizzare le competenze maturate nel corso della loro vita professionale – una progettualità d’impresa qualificata e consapevole. (https://www.invitalia.it/chi-siamo/area-media/notizie-e-comunicati-stampa/resto-al-sud-esteso-agli-under-56).

Resto al Sud è l’incentivo, gestito da Invitalia SPA (https://www.invitalia.it/) che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under 56 nelle regioni del Mezzogiorno.  La misura sostiene le attività di produzione di beni e servizi e libera professione ma sono escluse dal finanziamento le attività agricole e il commercio.

Le agevolazioni sono rivolte agli under 56 residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, al momento della presentazione della domanda (o che vi trasferiscono la residenza dopo la comunicazione di esito positivo del progetto).

Possono presentare domanda:

  • Soggetti che non sono già titolari di partita iva o legali rappresentanti di società per attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017
  • Soggetti che non hanno un lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento, successivamente all’approvazione del progetto),
  • Possono presentare domanda i soggetti che svolgono attualmente attività professionali ma hanno intenzione di avviare un’attività d’impresa;
  • Possono presentare richiesta di finanziamento le società, anche cooperative, le ditte individuali costituite successivamente alla data del 21 giugno 2017 ma che non siano attive al momento di invio della domanda.

Per presentare la domanda non è necessario aprire partita iva o costituire società in via preventiva. Una volta approvato il progetto si procederà con l’avvio formale dell’azienda.

Le richieste di finanziamento hanno dei massimali da rispettare:

Per singolo proponente Massimale di spesa di € 60.000;

Per due o più proponenti Massimale di spesa di €50.000 per persona con un totale massimo pari a € 200.000;

Le agevolazioni concedibili consistono in un contributo a fondo perduto pari al 50% delle spese ammesse e per il restante 50% ad un finanziamento agevolato a tasso zero da restituire in otto anni di cui i primi due anni di preammortamento (per i primi due anni non si paga nulla).

Inoltre secondo l’art. 245 del Decreto Rilancio si prevede per le imprese di Resto al Sud vi sia un ulteriore contributo a fondo perduto a copertura del fabbisogno di circolante pari a 15.000 euro per le attività svolte in forma di ditta individuale o di libera professione esercitata in forma individuale e 10.000 euro per ogni socio, fino ad un massimo di 40.000 euro, per le attività esercitate in forma societaria

Le spese ammissibili al finanziamento possono riguardare le seguenti tipologie:

  • Opere Murarie per un massimo importo pari al 30% del totale investimento
  • Capitale circolante (materie prime, utenze, affitto, etc) per un massimo importo pari al 20% del totale investimento
  • Macchinari, impianti, attrezzature e TIC senza limiti.

Di norma non sono ammessi trai costi ammissibili gli esborsi per l’IVA a meno che la stessa non sia un costo per la futura ditta proponente (per esempio futuro regime forfettario della ditta).

L’ammissione al progetto di finanziamento e l’avvio dello stesso fa nascere dei vincoli nei confronti della nascitura azienda. Infatti per tutta la durata del finanziamento (8 anni) i beneficiari non possono essere titolari di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato o  di altra attività d’impresa in esercizio.

Una volta presentata la domanda l’iter di valutazione della stessa prevede di sostenere un colloquio via Skype con gli istruttori di Invitalia attraverso il quale verranno verificati i requisiti soggetti e oggettivi per l’avvio dell’attività imprenditoriale.

Per la buona riuscita del progetto è necessario che il proponente abbia esperienza nel settore e abbia ben chiaro i passi da svolgere per avviare e gestire l’attività d’impresa.

Inoltre per le aziende nate con l’incentivo resto al sud in Sicilia  in data 27/11/2020 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana il decreto del presidente della Regione con il quale vengono approvate ulteriori agevolazioni, sotto forma di credito d’imposta, in favore dei soggetti beneficiari di ‘Resto al Sud’. Il regolamento pubblicato mette a disposizione di queste startup, 4,7 milioni di risorse aggiuntive in tre anni, accessibili sotto forma di credito d’imposta grazie a una convenzione tra il dipartimento Finanze e Credito dell’assessorato dell’Economia e l’Agenzia delle Entrate.

Per maggiori informazioni sul bando si consiglia di visitare il sito di Invitalia al seguente link  https://www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/resto-al-sud o contattare gli enti accreditati per l’assistenza presenti nello stesso sito web.

Benedetto La Torre

Dottore commercialista e revisore legale.

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