Peschereccio mazarese soccorre motopesca tunisino in avaria

Plauso di Fai, Flai e Uila Trapani: “Questa vera essenza dei pescatori di Mazara. Adesso la politica si occupi seriamente della gestione del Mediterraneo”

MAZARA DEL VALLO. “Far ripartire subito il dialogo per un Mediterraneo di pace. Ormai da anni siamo di fronte ad un Mediterraneo senza dialogo, senza progettualità, senza una visione chiara da parte dell’Unione Europea e dei governi che si affacciano su questo mare. Sono invece sempre presenti e pronti ad intervenire i nostri lavoratori del mare, che non ci pensano neanche un attimo a mobilitarsi per salvare imbarcazioni ed esseri umani in difficoltà, senza guardare al loro colore, alla loro bandiera e soprattutto senza pensare agli episodi negativi che li hanno visti coinvolti”.

I segretari generali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil Trapani Giovanni Di Dia, Adolfo Scotti e Tommaso Macaddino plaudono all’equipaggio del “Nuovo Lorenzo” che stanotte ha soccorso un’imbarcazione tunisina in difficoltà, trainando il loro peschereccio, con i 5 uomini a bordo, nelle acque sicure del porto di Mazara del Vallo.

“Ciò conferma ancora una volta che il Mar Mediterraneo è luogo di lavoro e vita per tutti – aggiungono Di Dia, Scotti e Macaddino – e come affermato dal vescovo Monsignor Domenico Mogavero deve diventare un Mediterraneo sociale. Deve diventare quel “mare nostro” che torni a darci, attraverso il dialogo dei popoli rivieraschi, lavoro in sicurezza, una sicurezza certa e condivisa dove tutti abbiano stessi diritti e doveri. Dovere della politica è farsi carico delle istanze che arrivano da questo comparto e mettere in moto azioni che si traducano in fatti concreti, per il bene dei tanti lavoratori marittimi che questo lavoro lo amano e che vogliono continuare a farlo dignitosamente”.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteCoronavirus: tre nuove “zone rosse” in Sicilia: Messina, Ramacca e Castel di Iudica
Articolo successivoCastellammare, crescono i positivi al Covid e le richieste per i kit sanitari. I volontari: “Invitiamo tutti a donare”