Intervento sanitario di emergenza per naufraghi a bordo di Open Arms

immagini di repertorio

Nelle prime ore di questa mattina, un velivolo dell’agenzia europea FRONTEX ha avvistato, in area SAR di responsabilità libica, un gommone con circa cento migranti, in precarie condizioni di navigabilità. In ragione dell’imminente pericolo per le persone a bordo, l’aereo contattava la nave Open Arms quale mezzo più utilmente impiegabile al momento. Quest’ultima unità, giunta sul posto ed intercettato il gommone, dava inizio al recupero dei migranti.

Durante le anzidette operazioni di soccorso, il gommone già in precarie condizioni, collassava ed il fondo della barca cedeva facendo finire in acqua le persone.
L’attività di soccorso eseguita da Open Arms si concludeva con il salvataggio di circa 100 naufraghi, oltreché il recupero di 5 corpi esanimi.
In ragione della particolare gravità dello stato di salute di 4 dei migranti salvati (due bambini, una donna incinta e un giovane uomo), la stessa unità prendeva contatti con la Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma per chiederne un’evacuazione medica urgente.
La Guardia Costiera italiana, avviati i primi contatti tra personale di bordo dell’Open Arms e il CIRM (Centro Internazionale Radio Medico) e verificata l’indisponibilità di assetti operativi degli Stati vicini che potevano utilmente intervenire, disponeva l’invio di una propria motovedetta di Lampedusa con medici del CISOM imbarcati, che è attualmente in navigazione e raggiungerà l’Open Arms intorno alle ore 22:00
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