Il Mattarella-Dolci ricomincia con gli ingressi scaglionati: “Il virus non ferma la scuola”. VIDEO

Riparte la scuola anche a Castellammare del Golfo, tra misure anti contagio e preoccupazione. “La scuola non è più la stessa, ma bisogna andare avanti e superare questo momento difficile”. Ecco come si sono organizzati: tra ingressi scaglionati e blended learning. GUARDA IL VIDEO

Di Emanuel Butticè e Angelo Rocca

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Al Mattarella-Dolci di Castellammare la campanella non è suonata per tutti. È stato un “primo giorno di scuola” strano non solo per gli studenti, ma anche per docenti e personale ATA. Poche classi in presenza i primi giorni, tutti gli altri seguiranno le lezioni con la didattica a distanza. In questa prima fase le lezioni si sono svolte dalle 8:30 alle 11:30, da questa settimana invece si rimarrà in classe fino alle 13:30, ma intanto gli studenti si stanno preparando a seguire le lezioni una settimana in presenza, l’altra da casa seguendo in diretta lo svolgimento delle lezioni.

“Stiamo mettendo a punto i proiettori; inoltre, in ogni classe ci sono Lim (lavagna interattiva multimediale) e pc, supporti fondamentali per professori e studenti. I gruppi di ragazzi alterneranno una settimana di lezione in presenza e una a distanza: credo sia la soluzione più praticabile. Proviamo, insomma, e se qualcosa dovesse andare storto cercheremo alternative. È una situazione inedita, non possiamo fare calcoli”, racconta ad Alqamah.it la Dirigente del Mattarella-Dolci Prof.ssa Catarina Agueci.

La campanella, quindi, non è suonata per tutti. Al Mattarella-Dolci ad oggi sono entrate poche classi, le prime, le quinte e gradualmente tutti gli altri.

“Questa è una scuola dell’inclusione”

Anche per i docenti è stato un avvio di anno scolastico insolito. C’è chi, insegnante di sostegno alla sua prima esperienza, attende fuori dalla scuola il momento in cui incontrerà lo studente da seguire. “Certamente non mi aspettavo un inizio così, ma bisogna andare avanti per non lasciare indietro nessuno” – spiega una delle insegnanti di sostegno in attesa di iniziare il suo “primo giorno” di lavoro in presenza. Per loro la presenza è fondamentale, ma con gli ingressi scaglionati e molte classi che seguono con la didattica a distanza, si ritrovano a non avere ancora studenti da seguire. “Siamo in attesa che si trovi una soluzione per garantire agli studenti in difficoltà il sostegno necessario”. Un sostegno che arriverà presto per “garantire anche a loro la continuità didattica educativa. – spiega la Dirigente ad Alqamah.it – Con gli insegnanti di sostegno cercheremo di capire come mettere in atto delle misure che permettano a tutti i ragazzi di partecipare all’attività didattico-educativa. Questa, ci tengo a sottolinearlo, è una scuola dell’inclusione e non dobbiamo dimenticare chi ha delle difficoltà”.

L’inizio, la paura, le nuove disposizioni

La scuola è cominciata ieri (mercoledì 16 settembre, ndr). Sono entrate soltanto alcune classi, prime e quinte. Dalla prossima settimana, invece, partiremo con la modalità blended learning (l’apprendimento misto che affianca le tecniche di insegnamento e-learning a quelle canoniche): alcuni ragazzi – spiega la Dirigente Caterina Agueci ad Alqamah.it – seguiranno in presenza e altri da casa, per fare in modo di formare gruppi limitati di studenti, più facilmente gestibili in caso di contagio. Siamo in una fase di sperimentazione: sicuramente è una scuola diversa, una scuola che nessuno di noi conosceva. Speriamo che i ragazzi si possano trovare bene e che l’azione didattica sia efficace. Vedremo, nel frattempo, come andrà il contagio in provincia. I dati che ci arrivano non sono per nulla confortanti. Stiamo cercando di trasmettere ai ragazzi le tre regole fondamentali: uso corretto della mascherina, igienizzare appena possibile le mani, evitare assembramenti”.

La scuola è cambiata anche per i docenti, ed è in questa fase di emergenza, è ancora più importante il ruolo dell’insegnante. “Il docente deve innanzitutto far capire ai ragazzi l’importanza del rispetto delle regole, fondamentali per una convivenza così particolare” – aggiunge le Dirigente Agueci.

DPI per studenti e docenti

Le forniture del Ministero sono arrivate in modo puntuale, garantendo l’inizio delle lezioni sicuro con dispositivi di protezioni individuali per docenti e studenti, oltre ai prodotti sanificanti e il gel per l’igiene delle mani. Ogni mattina, infatti, la scuola distribuisce agli studenti la mascherina, che è obbligatoria in ogni parte della scuola. “Le mascherine ci vengono fornite dal Ministero e noi li mettiamo a disposizione giornalmente. – spiega la dirigente Caterina Agueci – L’uso della mascherina è obbligatorio sempre, di norma. In classe, però, quando si siedono e assumono una posizione statica possono toglierla, perché garantiamo il distanziamento. – sottolinea – Naturalmente, quando vanno in bagno o alla lavagna, devono metterla. Per ogni aula, abbiamo banchi monoposto opportunamente distanziati. Poi, quando avvieremo il blended learning, avremo ancora più spazio in classe”.

Anche a scuola è utile l’App Immuni: “Io l’ho scaricata e abbiamo consigliato anche ai ragazzi di farlo. Ritengo sia uno strumento efficace per evitare il contagio”.

“La scuola deve andare avanti”

Alle 11:30 la campanella segna la fine delle lezioni, poche ore ma è pur sempre un inizio. I pochi studenti presenti escono in modo composto e muniti di mascherina. “Ancora non li ho incontrati tutti, ho visto soltanto i ragazzi delle classi in presenza. La prima impressione – racconta la Preside Agueci ad Alqamah.it – è stata positiva: mi sono sembrati abbastanza consapevoli del rischio che si corre e spero che si possa proseguire lungo questa strada. Questa è una scuola di emergenza e non è il massimo lavorare suddivisi”.

È il mio primo giorno, non è per niente facile. Siamo limitati negli spostamenti e ci vorrà tempo per adattarsi. Possiamo dimenticarci i viaggi d’istruzione e le uscire di classe, almeno per adesso”. – racconta ad Alqamah.it Margherita, studentessa al suo ultimo anno. “Oggi (giovedì 17 settembre, ndr) la nostra classe è al completo; lunedì, però, ci divideranno in due gruppi, uno di 8 e l’altro di 9. La scuola fornisce giornalmente i dispositivi di protezione individuale: oltre al gel igienizzante, avremo anche una mascherina ogni mattina”.

Per la prima settimana, quindi, i ragazzi hanno avuto un orario ridotto, ma da quella appena iniziata sono tornati alla giornata scolastica tradizionale, anche se a causa della pandemia, di tradizionale, è rimasto ben poco.