E’ stato premiato al 22° Festival Internazionale Inventa un Film di Lenola (Latina) il film VITE DA SPRECARE. Siamo in Sicilia nel 1976 e al centro della cronaca c’è quella che è passata alla Storia come la “strage di Alcamo Marina”, in cui furono barbaramente assassinati nel sonno due giovani carabinieri, l’appuntato Salvatore Falcetta di 35 anni e il carabiniere semplice Carmine Apuzzo, diciannovenne. Vite da sprecare però è anche e soprattutto la storia di altri cinque uomini, alcuni all’epoca minorenni, ingiustamente accusati e costretti a confessare un crimine che non avevano commesso e per il quale sono stati condannati a svariati anni di prigionia. Il film è la storia di una strage senza colpevoli, ancora oggi avvolta nelle nebbie di uno dei tanti misteri dello Stato Italiano e delle sue oscure trame.
Vite da sprecare si è aggiudicato ben tre premi:
Miglior Regia (Giovanni Calvaruso);
Miglior Colonna sonora (Lello Analfino dei Tinturia);
Miglior Fotografia (Duccio Cimatti).
Congratulazioni da più parti e tra queste quella dell’Amministrazione Surdi, lo stesso Sindaco in un comunicato dichiara: “siamo orgogliosi e contenti che il nostro concittadino, Giovanni Calvaruso, sia stato premiato, ancora una volta, per la sua bravura e professionalità nel mondo del cinema, dove poter emergere ed essere riconosciuti non è affatto semplice. Vite da Sprecare, il secondo lungometraggio di Calvaruso, il primo lungometraggio era stato “31 gradi kelvin, anch’esso pluripremiato, ci auguriamo esca entra la fine dell’estate nelle sale italiane; la pellicola non racconta “solo” la strage della casermetta di Alcamo Marina ma restituisce alla collettività un frammento della nostra storia che non deve essere dimenticato”.