Arriva il ministro dell’Ambiente

Costa sarà oggi a Pantelleria, in agenda anche l’emergenza incendi di queste ore

Pantelleria da qualche anno ospita uno dei parchi naturali più importanti d’Italia. E oggi sull’isola arriverà il ministro dell’ambiente Sergio Costa, ex generale dei Carabinieri. Il ministro quando vestiva l’uniforme è stato uno degli investigatori di punta a indagare in Campania, nella terra dei fuochi. Nella Direzione Nazionale Antimafia ha affiancato i magistrati nell’ambito del contrasto alle “ecomafie”. Una carriera cominciata nella Forestale, nel 2017 quando il Corpo è stato assorbito dall’Arma dei Carabinieri è diventato generale, a comando dei carabinieri impegnati nella tutela dell’ambiente. E’ ministro da quando presidente del Consiglio è diventato Giuseppe Conte, confermato nello stesso dicastero anche nel Conte bis, ma in precedenza era già stato al ministero come componente dello staff dell’allora ministro “verde” Alfonso Pecoraro Scanio. A Pantelleria il ministro Costa arriva dopo aver iniziato il tour dei parchi nazionali, è stato nel Gran Paradiso e adesso conoscerà direttamente l’ente Parco di Pantelleria l’ultimo dei parchi nazionali istituiti in Italia, guidato dall’ex sindaco dell’isola Salvatore Gabriele. Con Costa ci sarà anche l’assessore regionale al Territorio Totò Cordaro. Accompagnato anche dal sindaco pentastellato dell’isola, Vincenzo Campo. E’ prevista una visita del ministro nei diversi punti del Parco, e in particolare si proporrà al ministro di estendere la zona di protezione al mare “La presenza del ministro a Pantelleria è la chiara manifestazione di un interesse esistente da parte dello Stato, e di vicinanza, ad un territorio che è patrimonio naturale, portatore di buone prassi nella relazione uomo-ecosistema, ma che necessita di strumenti adeguati alla sua preservazione e alla sua crescita – afferma il presidente del Parco Salvatore Gabriele – Questa visita concretizza una delle principali mission del Parco: lavorare in rete con altre realtà paesaggistiche nazionali ed estere, sotto la regia ministeriale per essere parte di un sistema allargato con obiettivi condivisi”. Ma nell’agenda del ministro Costa potrebbero rientrare le emergenze di queste ore segnate dagli incendi che nelle ultime giornate nel trapanese hanno riguardato la riserva naturale di monte Cofano, il bosco di Montagna Grande, dove le fiamme oggi hanno rifatto la loro comparsa. Il forte caldo ha armato le mani dei piromani, certamente a Cofano dove i roghi si sono accesi nelle ore serali, e a Montagna Grande dove la scorsa notte i piromani sono tornati ad attaccare la ricca vegetazione. Duro il colpo contro Montagna Grande che dopo i roghi degli anni passati era tornata a diventare il polmone verde più importante della provincia di Trapani e della stessa Sicilia Occidentale. Secondo i primi calcoli le fiamme hanno distrutto 1500 ettari di Demanio Forestale. Ma c’è anche un’altra emergenza che potrebbe essere sottoposta al ministro Costa, quella dell’Area Marina Protetta delle Egadi, la riserva marina più grande d’Europa e che adesso si scopre essere stata oggetto di una azione di mala amministrazione. Il Comune di Favignana dopo anni di battaglie era riuscito a sottrarla alla sola gestione della Capitaneria di Porto, pretendendo, a giusta ragione, l’affidamento diretto, fermo restando la partecipazione degli altri enti ministeriali. Ma oggi l’indagine giudiziaria, che ha visto il coinvolgimento dell’ex direttore Stefano Donati. al quale è succeduto il palermitano Salvatore Livreri Console. Insomma il ministro Costa a proposito di tutela dell’ambiente in provincia di Trapani se vuole ha tanto lavoro da fare. E conoscendo le sue qualità da più parti si valuta positivamente che ciò possa davvero accadere.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.