Le preoccupazioni del direttore Donati

L’ex direttore dell’Area Marina Protetta delle Egadi cercò di capire qualcosa sull’indagine della Finanza, sfociata poi nell’operazione Aegades

Stefano Donati

La misura cautelare è venuta meno, Stefano Donati, ex direttore dell’Area Marina Protetta delle Egadi, tra i 24 indagati dell’operazione Aegades, è un uomo libero. Non ha più l’obbligo di dimora a Roma e la interdizione dai pubblici uffici, misura cautelare subita mentre ai domiciliari finiva il suo sponsor principale, l’ex sindaco Giuseppe Pagoto, anche lui adesso libero da questo vincolo, ed è potuto tornare a sedere sulla poltrona di direttore del Parco Nazionale del Vesuvio, incarico per il quale ha lasciato nel 2018 la direzione dell’Amp a Favignana. E però resta in piedi l’indagine nei suoi confronti. Ci sono particolari importanti che emergono dall’ordinanza firmata dal gip giudice Emanuele Cersosimo e che sono stati ripresi dalle informative presentate nel tempo in Procura a Trapani dalla Guardia di Finanza. Come quello che ha messo in evidenza l’ex direttore dell’Amp come persona preoccupata delle indagini che intanto per un paio di volte lo avevano visto convocato dalle fiamme gialle con i finanzieri che intanto erano andati a sequestrare documenti negli uffici della riserva marina egadina. A raccontare questo particolare è stato l’ex consigliere comunale Michele Rallo, all’epoca in carica e che faceva parte della commissione consiliare di controllo sull’area marina protetta. Rallo dopo essere stato invitato da Donati ad un incontro, al termine del quale decise di presentarsi alla Finanza per rendere edotti gli investigatori su quanto gli era stato chiesto. “Senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni – dice oggi Michele Rallo – non c’entrava la contrapposizione politica ma semmai il fastidio per essermi sentito chiedere qualcosa che intanto non potevo fare e che comunque non potevo assolutamente condividere o tenermi per me e che in me provocò grande sconcerto”. Ma cosa chiese Stefano Donati a Rallo? “Ero convinto ha detto Rallo alle Fiamme Gialle – che avremmo dovuto parlare di questioni inerenti l’Amp e invece…”. Inmvece Donati gli ha subito parlato della Finanza che indagava sul suo operato: “ad oggi vi è un’indagine della Guardia di Finanza di Favignana, guidata da un tale magistrato, dott. Penna, che si sta occupando delle carte dell’Area Marina Protetta. Le indagini prima hanno fatto un giro ampio, ma gli ultimi due mesi sono molto più focalizzate sull’attività/gestione dell’Area Marina Protetta e anche su cose che riguardano l’affitto della mia abitazione, tant’è che sono andati a casa di Nicolò Ponzè. La Guardia di Finanza ha acquisito i miei contratti di lavoro, gli incarichi relativi ai collaboratori e tutto ciò che riguarda le mie trasferte…”. Era dunque preoccupato Donati, “con tutte queste carte che sono state prodotte negli anni, la Guardia di Finanza qualcosa l’avrebbe trovata…”. . Donati pare voleva sapere cosa aveva dato il via all’inchiesta. Ovviamente Rallo ebbe un comportamento ben diverso. Ma tra le intercettazioni trascritte nell’ordinanza ve ne sono alcune che riguardano dialoghi tra Donati e il comandante della Polizia Municipale Oliveri, a proposito dei controlli che per ordine del sindaco Pagoto non dovevano portare ad alcuna contravvenzione, e questo quando si era a ridosso del voto per il rinnovo elettorale amministrativo.
DONATI: …ricordalo e promuovi che io sono abbastanza incavolato perchè tutta questa partita è gestita in maniera veramente assurda (riferendosi all’impiego dei vigili stagionali – ndr)…

Filippo Oliveri

OLIVERI: non vorrei che sia per farti fare cattiva figura a te e non lo so a me…
DONATI: no cattiva figura…
OLIVERI: nel senso che se non usciamo in mare c’è una volontà politica…
DONATI: per metterci il bastone fra le ruote…
OLIVERI: eh, in questo senso dico io…
DONATI: perfetto! un macello…non hanno intenzione.. Mi verrebbe quasi da dirti che ti dò un altro mezzo nautico… intanto …un mezzo nautico normale, non fate i verbali… fate prevenzione… Comunque, si può fare prevenzione senza necessariamente fare i verbali…
OLIVERI: PER ORA MI HA DETTO IL SINDACO CHE VUOLE I RAGAZZI (ovvero i vigili stagionali) NON SCRIVANO…parlo con Stefano e però mica mi piace sto lavoro così…
DONATI: passeggiare così sinceramente…
OLIVERI: ragazzi è imbarazzante… è imbarazzante anche per me! Infatti, credimi Stefano, sono arrabbiato un pò con l’amministrazione…
OLIVERI: MI METTO CONTRO PAGOTO?
DONATI: NOOO…
OLIVERI: NON LO VOGLIO FARE…
DONATI: CERTO IL MOMENTO È DELICATO…
OLIVERI: È DELICATO STEFANO… IO HO DIFFICOLTÀ… HO DIFFICOLTÀ…
DONATI: CERTO!
OLIVERI: QUINDI, C’È PIAZZA MADRICE PIENA DI MACCHINE E IL SINDACO: NO NO, NON GLI FARE NIENTE… NON VUOLE FARE SCRIVERE… CIOÈ CAPISCI CHE È QUALCOSA CHE UN’OMISSIONE O NON LI MANDO COMPLETAMENTE… IO SONO IN DIFFICOLTÀ… CREDIMI! PERCHÈ UN DOMANI ARRIVI TU… MA I TUOI VIGILI COSA FANNO? SI AGGIRANO… TU LI VEDI… PASSEGGIANO… COSE… NON MI PIACE… A ME NON PIACE QUESTO MODO DI LAVORARE COSÌ…
OLIVERI: .. NON SIAMO SOGGETTI AD ESSERE ATTACCATI DA QUALCUNO IO COSÌ..
DONATI: lo abbiamo fatto per un anno… il primo anno…
OLIVERI: … che voi avete fatto così…
DONATI: il primo anno
OLIVERI: ..io non c’ero …però mi.. mi dicono che sono stati oggetto di attacco da parte del…proprio il fatto di non avere me l’hanno detto oggi stamattina alla rada…
DONATI: ma era molto pretestuoso e tra l’altro…
OLIVERI: ma lo sai che è pretestuoso … però dico …
DONATI: vengono “appattati” gli avvocati o i giudici per farti capire..
OLIVERI: iniziano a uscire sabato e domenica…
DONATI: farsi vedere. .. guarda loro tra l’altro sto fatto di di … cioè ..solo se arriviamo ad un contenzioso c’è questa questione di questo mezzo però tutto sommato …
OLIVERI: allora se tu mi dici ….
DONATI: il gommone .. il gommone è di proprietà del Comune …
OLIVERI: il gommone è di proprietà del Comune c’è solo scritto Area Marina Protetta…
DONATI: c’è scritto Area marina Protetta ma è di proprietà del Comune questa Polizia Municipale è Comune di Favignana …cioè…
OLIVERI: ma chi ci deve dire niente …Quando dovrebbero uscire …
DONATI: l’auto civetta … è come se fosse un mezzo civetta cioè …
OLIVERI: ma io però per ora adopero l’auto civetta della Polizia Municipale …
DONATI: è come se fosse un mezzo civetta …
OLIVERI: appunto quindi alla fine che cosa .. quindi tu dici che dovrebbero uscire in caso venerdì sabato e domenica
DONATI: servizio in mare prevenzione …
OLIVERI: servizio in mare…
DONATI: pattugliamento e prevenzione senza farsi…
OLIVERI: senza farsi …
DONATI: senza …sanzionatorie senza verbali … come avevamo iniziato due anni fa quando le prime volte che uscivamo in mare facevamo solamente …
OLIVERI: ok… va bene…
DONATI: … prevenzione …
OLIVERI: … OK va … facciamo in questo modo…
Da questi dialoghi emerge un certo fastidio ma anche la decisione di adeguarsi a quanto sarebbe stato loro chiesto dal sindaco Pagoto. Anche a proposito dell’utilizzo da parte del Comune di mezzi e attrezzatture che erano di proprietà dell’Amp. Come le famose telecamere usate per riprendere chi violava le ordinanze sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani. Un paio di quelle telecamere erano quelle acquistate dall’Amp per “catturare” le immagini utili a provare la presenza della famosa foca monaca nel mare di Marettimo.
Il gip Cersosimo nel revocare la misura cautelare a carico dell’ex direttore dell’Amp Donati, ha scritto che si sono attenuati i gravi indizi di reità, che a seguito dei documenti prodotti dall’indagato è venuto meno il reato di peculato (uso dell’auto dell’Amp), sono venuti meni i gravi indizi a proposito dei bandi per l’affidamento dei servizi gestiti dall’Area Marina Protetta, “gli indizi raccolti non sono dotati della gravità necessaria al mantenimento delle misure cautelari”. Il gip ha anche escluso la possibilità di inquinamento delle prove anche per le avvenute dimissioni del sindaco Pagoto e per la circostanza che Donati oramai svolge attività fuori dalle Egadi. A leggere il provvedimento del gip però restano in piedi contro Donati altre ipotesi di accusa come corruzione e truffa.

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Rino Giacalone
Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.