Hanno risposto al gip

Operazione Aegades: sentiti due indagati, il comandante Oliveri e l’ex assessore Sammartano

Giovanni Sammartano

Hanno risposto tutti e due alle domande del gip Cersosimo e del pm Delpini due tra i principali indagati dell’operazione “Aegades”. si tratta dell’ex assessore Giovanni Sammartano, oggi sottoposto al divieto di dimora a Favignana, e del comandante della Polizia Municipale, Filippo Oliveri, posto agli arresti domiciliari. Due pedine del sistema clientelare che avrebbe avuto a capo il sindaco Giuseppe Pagoto, che dopo l’arresto si è dimesso da primo cittadino delle Egadi, e che si trova ai domiciliari. Pagoto verrà sentito venerdì prossimo dal gip Cersosimo. Per primo stamane è stato sentito l’assessore Sammartano, difeso dall’avv. Vito Galluffo. Alle 15 è stata la volta del comandante Oliveri. Per quello che si è potuto sapere tutti e due hanno scelto di rispondere per chiarire le loro condotte ritenute da Procura e gip comprovanti i reati contestati. Ognuno per la sua parte ha dato spiegazione dei comportamenti, non si parla di ammissioni di colpa, ma sicuramente da parte dei due indagati non vi è stato un atteggiamento di ribaltare su altri le responsabilità. Il legale di Oliveri, avvocato Longo, ha chiesto alla fine dell’interrogatorio la revoca della misura o comunque l’applicazione di una misura cautelare più lieve. Oliveri è residente infatti a Palermo, è stato interdetto dai pubblici uffici, per cui non è nelle condizioni di reiterare il reato o tentare l’inquinamento delle prove, questo viene da dedurre. Intanto l’opposizione rappresentata dal movimento politico “Egadi Insieme”, rappresentata dal candidato sindaco non eletto alle ultime elezioni amministrative nelle Egadi, Lucio Antinoro, insiste nel chiedere al presidente del Consiglio comunale Ignazio Galuppo, la convocazione di una seduta straordinaria ed aperta del consesso civico per discutere della clamorosa indagine giudiziaria per la quale il gip ha spiccato 11 misure cautelari e in totale indagate sono 24 persone. La decisione ancora non è stata presa, sembra che all’interno del Consiglio comunale, dove “Egadi Insieme” non ha rappresentanti, vi siano alcune resistenze. I raggruppamenti politici presenti in Consiglio infatti si trovano di fatto a dovere fare i conti con il coinvolgimento dei loro massimi esponenti, nell’indagine giudiziaria. Il gruppo di minoranza che fa capo all’ex sindaco Gaspare Ernandez è chiamato in causa al pari del gruppo di maggioranza, nell’ordinanza del gip Cersosimo. Tra gli indagati c’è infatti lo stesso Ernandez che è indagato per avere preteso con minacce rivolte al sindaco Pagoto, l’elezione della figlia, Kim, a presidente della commissione consiliare di vigilanza sull’Area Marina Protetta delle Egadi. Ernandez intercettato è stato sentito dire di avere in possesso carte che avrebbero potuto inguaiare il primo cittadino.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedente“Non toccate quei fili”
Articolo successivoNave “Ocean Viking” sottoposta ad ispezione, riscontrate irregolarità. “Fermo amministrativo”.