Marsala: Scoperta piantagione di marijuana. La Polizia arresta due giovani del luogo. VIDEO

La Polizia di Stato di Marsala, nell’ambito di mirati servizi volti ad infrenare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel grosso centro lilibetano, nella tarda serata di ieri 20 luglio u.s., ha tratto in arresto CUDIA Vincenzo, classe 1987 e DELL’OGLIO Gaspare Vincenzo, classe 1999, entrambi marsalesi, in quanto colti nella flagranza del reato di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana. Nel corso di un’intensa attività investigativa condotta nelle scorse settimane veniva individuato un appezzamento di terreno incolto, occultato da una fitta vegetazione, situato in un’area di C.da Berbaro, ove insisteva una rigogliosa piantagione di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Al fine di individuare i soggetti che avevano la disponibilità del fondo apparentemente incolto, gli agenti del locale Commissariato di P.S. effettuavano ripetuti servizi di appostamento ed osservazione che consentivano, nei giorni scorsi, di accertare che effettivamente presso quel terreno si recavano ripetutamente ed anche più volte nell’arco della giornata, due soggetti, successivamente identificati per gli odierni arrestati, i quali si adoperavano ad effettuare opere di irrigazione, nonché altri movimenti sospetti.

In data 20 luglio u.s., intorno alle ore 19.00, nel corso del reiterato servizio di appostamento ed osservazione gli agenti notavano che, intorno alle successive ore 20.15, giungeva CUDIA Vincenzo il quale si adoperava per procedere all’irrigazione del terreno, distendendo un tubo da un’abitazione attigua al fondo risultata essere nella sua disponibilità, fino ad inoltrarsi oltre il canneto ivi presente, per poi procedere ad irrigare il terreno. Operazioni alle quali partecipava attivamente l’altro soggetto, notato anche nelle giornate precedenti ed in seguito identificato per DELL’OGLIO Gaspare Vincenzo.

Pertanto, gli agenti, avendo raccolto sufficienti elementi indiziari in ordine alla penale responsabilità dei due soggetti nei fatti contestati, irrompevano sia in prossimità dell’abitazione che presso il terreno oggetto del servizio di osservazione, momento in cui i due soggetti sopradetti, dopo essersi avveduti della presenza dei poliziotti, cercavano di nascondere il tubo utilizzato poco prima per irrigare il predetto terreno, che veniva ritirato velocemente dal DELL’OGLIO, operazione comunque non compiutamente ultimata, poiché veniva interrotta dall’intervento degli agenti.

Nel contempo, CUDIA Vincenzo cercava una disperata fuga tentando di allontanarsi dal sito, scavalcando un muro che separa l’abitazione dall’appezzamento di terreno in questione, ma veniva bloccato dal tempestivo intervento dei poliziotti.

Nella circostanza, altri equipaggi del Commissariato di P.S. si recavano presso l’appezzamento di terreno utilizzato dagli odierni arrestati, ove da subito si avvertiva un forte odore tipico della marijuana ed, infatti, vi si riscontrava la presenza di n. 33 piante della medesima sostanza e precisamente n. 5 piante dell’altezza di circa 1,5 mt ciascuna e n. 28 del tipo cd. afghana dell’altezza variabile tra i 15 ai 50 cm ciascuna.

Dopo aver bloccato i due soggetti, gli agenti procedevano a perquisizioni anche in locali e veicoli nella disponibilità dei due soggetti. In particolare, nel vano portabagagli dell’autovettura in uso al CUDIA veniva rinvenuto un sacchetto di nylon, con all’interno n. 6 buste del tipo di quelle utilizzate per congelare gli alimenti, contenenti un quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana che alla successiva pesa risultava essere pari a gr. 554,15, oltre ad un bilancino elettronico un paio di guanti del tipo da giardiniere, una cucitrice, strumenti questi utilizzati verosimilmente per il confezionamento dello stupefacente.

Presso il sito ove erano coltivate le suddette piante, venivano rinvenuti anche n. 22 bicchieri in plastica contenenti terriccio ed impiantate sementi di marijuana.

Effettuati i rilievi di polizia scientifica all’esito dei quali, tanto le piante quanto le infiorescenze contenute nei sacchetti sequestrati, risultavano essere sostanza stupefacente del tipo marjuana.

Dopo le formalità di rito i due arrestati, su disposizione dell’A.G. venivano condotti presso le rispettive abitazioni per ivi permanere in regime di arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida.

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