La Capitaneria di porto sequestra esemplari di tonno rosso e li dona in beneficenza

La Capitaneria di Porto di Mazara del Vallo nei giorni scorsi ha sequestrato due esemplari di tonno rosso all’interno di uno stabilimento cittadino che commercializza prodotto ittico. I due esemplari, rispettivamente di 170 kg e di 306 kg, erano stivati all’interno di una cella frigorifera e il loro valore commerciale alla vendita era pari a circa 4.000 euro. Durante il controllo, il titolare dello stabilimento non è stato in grado di esibire la documentazione comprovante la provenienza del prodotto ittico, il quale è risultato, dunque, non tracciato.

L’accertamento è stato portato a termine a seguito di un’attenta attività di monitoraggio posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera che per alcune settimane hanno effettuato degli appostamenti per verificare il movimento all’interno dello stabilimento poi controllato.

Oltre al sequestro del prodotto ittico, al trasgressore è stata elevata una sanzione amministrativa pari a 2.666 euro.

Durante l’operazione i militari hanno richiesto l’intervento del medico veterinario competente per appurare se il prodotto ittico fosse edibile. A seguito di accurato controllo posto in essere dal medico, il tonno è risultato essere commestibile ed è stato donato in beneficenza al Banco Alimentare di Mazara del Vallo.

La Capitaneria di porto di Mazara del Vallo continuerà, nei prossimi giorni, ad effettuare controlli relativi alla conservazione e alla vendita di prodotti ittici, al fine di tutelare il consumatore finale e garantire allo stesso la consumazione di alimenti trattati a norma di legge.

Particolare attenzione sarà rivolta, ancora una volta, al commercio illegale di tonno rosso. La normativa di settore, al fine garantire la riproduzione e il ripopolamento nell’ambiente marino di tale specie ittica, consente la cattura della stessa solamente a favore di alcune unità appositamente e preventivamente autorizzate. La violazione di tali norme comporta, infatti, non solo un’alterazione ed una diminuzione dello stock ittico del tonno rosso, ma anche l’inosservanza delle regole sulla tracciabilità con possibile nocumento al consumatore finale.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteVentiquattro giorni di digiuno, l’invito al Bene Comune (AGGIORNAMENTO)
Articolo successivoControlli movida: 3 arresti e svariate denunce dei Carabinieri