Via: “Noi italiani abbiamo aiutato l’Alitalia, è il momento che Alitalia faccia la sua parte”

Il Movimento Via in Provincia di Trapani in un comunicato ha espresso “lo stupore e dispiacere, poi trasformatosi in rabbia, dell’abbandono dell’aeroporto di Birgi da parte di Alitalia”.

“Una scelta scellerata – continua – le cui conseguenze ricadranno sull’intero territorio provinciale e non solo. L’aeroporto di Birgi infatti, grazie alla sua posizione strategica, serve un territorio vastissimo e a vantaggio delle provincie confinanti con la provincia di Trapani.
Aeroporto che riteniamo fondamentale per il nostro territorio che vive principalmente di Turismo. Ricordiamo, infatti, come la crisi pre-covid dell’aeroporto di Birgi, aveva causato un grave danno all’economia trapanese, sia alla luce del gran numero di lavoratori funzionali all’aeroporto stesso, sia alla luce di tutte quelle attività ricettive e commerciali la
cui unica speranza continua ad essere l’accoglienza turistica.
L’incessante lavoro portato avanti dal presidente di Airgest, dott. Ombra, ci stava consentendo di alzare la china e sperare in un futuro migliore, tanto che già a gennaio 2020 lo stesso aveva annunciato come il superamento del meo test avrebbe consentito di utilizzare i milioni di euro stanziati dalla Regione siciliana, da spendere in due o quattro anni, per assegnare direttamente le rotte con le varie compagnie interessate. L’ennesima chiusura a danno di Birgi, dopo i mesi di inattività costituiti dalla FASE1 dell’emergenza sanitaria, questa volta rappresenterebbe il punto di non ritorno.

Noi italiani, attraverso il governo nazionale, abbiamo aiutato l’Alitalia stanziando 3,7 miliardi, a discapito delle compagnie low cost, ora è il momento che Alitalia faccia la sua parte, non dimenticando neppure un singolo cittadino italiano compresi quelli della provincia di Trapani.
La compagnia di bandiera non può permettersi il lusso di impugnare il bando di Birgi bloccando un intero territorio, per poi disdire qualsiasi bando a proprio piacimento. Noi non ci stiamo. Noi non parteciperemo a questo funerale con le mani in mano. Il Governo nazionale non può girarsi dall’altra parte. Ognuno faccia la propria parte, e la politica faccia le sue scelte al fine di evitare quella che potremmo definire un’ulteriore “catastrofe” insieme a quella vissuta in questi mesi che ha visto tutti gli italiani uniti contro un male comune, allo stesso modo oggi la provincia di Trapani deve essere unita contro tale assurda decisione.
E questo, soprattutto, a seguito delle motivazioni addotte dal vettore circa una paventata perdita economica; ricordiamo, infatti, come il bando con il quale Alitalia si è aggiudicata un milione e seicentomila euro per le tratte su Roma e Milano a seguito di gara d’appalto vinta, non è mai stato da Alitalia firmato. Questo, quanto mai singolare accadimento di fatto fa supporre che o il management di Alitalia sia incapace o che le motivazioni siano diverse da quelle dichiarate dal vettore alla stampa”.

“Ne consegue – conclude – che con questo documento il movimento VIA CHIEDE a tutte le parti in causa di fare la sua parte, bloccando, con ogni mezzo possibile questo disastro annunciato e dare il VIA, una volte per tutte, al rilancio economico del Territorio della provincia di Trapani, ormai troppo spesso e da troppo tempo abbandonato a se stesso.

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