Campobello, stop al criterio alfabetico per la spesa. Il Sindaco: “Prudenza e responsabilità”

“Non appena sarà pubblicato in gazzetta il nuovo DPCM, saranno fornite informazioni più dettagliate sulle misure della Fase 2”

CAMPOBELLO DI MAZARA. A partire da ieri, lunedì 27 aprile, non sarà più necessario rispettare il criterio alfabetico per fare la spesa e le attività economiche autorizzate potranno lavorare anche nelle ore pomeridiane.

Come già anticipato la settimana scorsa, alla luce degli incoraggianti dati relativi alla situazione epidemiologica di Campobello, il sindaco Giuseppe Castiglione ha infatti sospeso le particolari misure restrittive che erano state adottate nei primi giorni di aprile al fine di scongiurare l’esplosione di un focolaio in un momento in cui si era verificato un improvviso incremento dei casi di contagio.

Il Sindaco tiene, tuttavia, a ribadire che, al fine di non vanificare gli sforzi finora compiuti, non è ancora possibile abbassare la guardia in quanto la battaglia contro il Coronavirus non è ancora vinta e, pertanto,  esorta i cittadini a continuare ad essere estremamente cauti e responsabili, evitando qualsiasi forma di assembramento, continuando a rispettare tutte le misure di distanziamento sociale ed indossando i dispositivi di protezione secondo le modalità stabilite dal Governo.

A tal riguardo, si informano i cittadini che, dopo aver consegnato alla cittadinanza un primo lotto di circa 7000 mascherine (la maggior parte delle quali donate da imprese locali), a partire da domani, martedì 28 aprile, dalle ore 9 alle ore 13, nei locali della polizia municipale di via Mare, saranno distribuite altre 10.000 mascherine di protezione.

Ulteriori e più dettagliate informazioni relative alle misure di sicurezza previste per la cosiddetta “Fase 2”, preannunciate ieri sera dal presidente del Consiglio dei Ministri e in vigore a partire dal 4 maggio, saranno fornite alla cittadinanza, non appena il nuovo DPCM sarà pubblicato nella gazzetta ufficiale.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteCoronavirus, l’aggiornamento nelle province della Sicilia
Articolo successivo“Riflettori accesi sui giornalisti perseguitati”