ARS, il Partito Democratico critico sulla finanziaria: “Grave assenza Musumeci in aula”

PALERMO. Critiche al Governo regionale per la finanziaria discussa all’Ars. Secondo l’On. Cracolici si tratta di una “finanziaria-comunicato stampa” che serve solo ad avere qualche titolo sui giornali.

“Quella proposta dal governo Musumeci è una ‘finanziaria-comunicato stampa’, che durerà al massimo qualche ora e servirà solo ad ottenere qualche titolo sui giornali, mentre invece oggi più che mai servirebbero misure strutturali di sostegno alla Sicilia per superare l’emergenza Coronavirus e per essere nelle condizioni di affrontare la ripartenza”. Lo ha detto il parlamentare regionale del PD Antonello Cracolici, nel corso della seduta d’aula dedicata alla discussione generale sulla manovra economica. “Oltretutto – aggiunge Cracolici – gran parte delle risorse promesse sono da rimodulare con lo Stato attraverso regole che difficilmente potranno essere coerenti con le modalità previste dalla manovra proposta dal governo regionale”.

“Nelle commissioni parlamentari abbiamo avuto un comportamento fermo ma costruttivo, – ha affermato il capogruppo PD Giuseppe Lupo – contribuendo complessivamente a migliorare la manovra. A questo punto il governo non ha più alibi: approvata la legge di stabilità, potrà avere gli strumenti per rispondere alla crisi economica” – ha sottolineato Lupo, intervenendo nel corso della discussione generale sulla manovra economica all’Ars. “Siamo stati responsabili – ha aggiunto Lupo – ma il governo deve fare altrettanto in particolare per quel che riguarda le coperture finanziarie. Siamo preoccupati per l’insufficienza di alcune misure: penso ad esempio allo sport, ai soggetti più deboli, alla scuola, all’università, al mondo della cultura ed al settore della sanità. C’è inoltre l’esigenza di precisare cosa si intende con l’espressione ‘fondi extraregionali’, perché un riferimento vago e generico all’interno della manovra può vanificare quanto fatto fino ad ora”.

“Abbiamo contribuito a migliorare alcune norme per gli operatori dei settori industriali, artigianali, delle cooperative – ha aggiunto Lupo – a sospendere o cancellare il pagamento di diversi canoni, abbiamo fatto in modo che i ‘100 milioni’ per i Comuni possano essere utilizzati anche per il sostengo alle famiglie attraverso contributi per affitti e bollette. Abbiamo fatto questo e molto altro, ma la manovra deve essere ulteriormente integrata e rafforzata: si può e si deve fare di più”.

Sullo stesso argomento è intervenuto anche Dipasquale che ha definito “vergognosa” l’assenza del Presidente in aula per il dibattito. “L’assenza del presidente Musumeci ai lavori d’Aula per l’esame della finanziaria è vergognosa. Ci saremmo aspettati che il presidente della Regione sentisse l’esigenza di partecipare al dibattito per la finanziaria più importante dal dopoguerra ad oggi, su cui pesa l’attesa di tutti i siciliani non solo del mondo produttivo, alla quale da giorni i deputati lavorano con grande senso di responsabilità” – ha affermato intervenendo nell’Aula di palazzo dei Normanni il deputato segretario all’Ars Nello Dipasquale.

“Dal disegno di legge del governo, inoltre – ha continuato Dipasquale – si evince un dato che avevamo già fatto emergere nei giorni scorsi: quando Musumeci è andato sulla stampa nazionale a raccontare di aver stanziato 100 milioni di euro per le famiglie siciliane in difficoltà stava mentendo e questa cifra la si è raggiunta complessivamente solo adesso, nella legge di stabilità finanziaria, dopo oltre un mese dall’annuncio. Ricordo per dovere d’onestà che di quella somma solo 30 milioni sono già stati assegnati ai Comuni. Quello che manca alla legge di stabilità proposta dal governo regionale  – aggiunge – è una concreta e sostanziale azione di  supporto al popolo delle partite iva attraverso risorse a fondo perduto che consentano la ripartenza e non ricorrendo alla formula del prestito che rischia di indebitare sempre più le imprese . Intanto – ha concluso il parlamentare Pd  –  l’assemblea deve approvare un ordine del giorno per chiedere al presidente del Consiglio, tenuto conto del contenuto numero di contagi nella nostra regione, maggiori  riaperture già a partire dal prossimo 4 maggio”.

Apprezzamento invece da parte del Partito Democratico per il rinvio delle elezioni comunali. Soddisfatti Lupo e Cracolici. “Esprimiamo apprezzamento per la decisione della commissione Affari istituzionali dell’Ars di prevedere lo svolgimento del turno elettorale amministrativo ordinario 2020 per i Comuni nel periodo compreso fra il 15 settembre ed il 15 novembre 2020 nei giorni di domenica e lunedì fino alle 14.00, e di prorogare il mandato dei sindaci e dei consiglieri comunali fino al completamento delle operazioni elettorali rinviate”. Lo dicono i deputati del PD Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici, componenti della prima commissione parlamentare dell’Ars.

Le elezioni degli organi delle Città metropolitane e dei Liberi consorzi comunali si svolgeranno entro 60 giorni dalla proclamazione degli eletti. I commissari degli organi delle Città Metropolitane e dei Liberi Consorzi Comunali sono prorogati non oltre il 31 gennaio 2021. Per la Presidenza dei Liberi consorzi comunali saranno candidabili tutti i sindaci in carica.

L’On Catanzaro invece si è soffermato sulle procedure del corso di medicina generale che pesa su intero sistema sanitario regionale. “Il mancato avvio delle procedure da parte dell’Assessorato della Salute per permettere ai medici vincitori del concorso in medicina generale di ufficializzare la loro volontà di partecipare al relativo corso  sottoscrivendone l’accettazione non è plausibile in un momento in cui proprio la consapevolezza della carenza di medici sul territorio dovrebbe comportare un accelerazione dei percorsi di formazione”. – ha affermato Michele Catanzaro parlamentare regionale del Partito democratico sostenendo la protesta della federazione medici di medicina generale – “Al contrario di altre  regioni d’Italia  dove si è già proceduto con l’invio delle PEC ai vincitori di concorso per l’accettazione della borsa, così come previsto dal  bando di concorso, in Sicilia le procedure sono bloccate. Tutto ciò – aggiunge Catanzaro – comporta la mancata possibilità per i vincitori di concorso di ottenere lo status giuridico di corsista iscritto oltre al mancato passaggio in fascia di priorità per gli incarichi di sostituzione di continuità assistenziale prevista per i medici corsisti di medicina generale e l’impossibilità  di partecipare all’assegnazione delle zone carenti della medicina generale per l’anno 2020, pubblicate  già in gazzetta ufficiale lo scorso 24 Aprile e il cui termine ultimo di partecipazione scade il prossimo 13 maggio. L’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo – conclude – dovrebbe spronare a migliorare ed implementare il servizio sanitario regionale  a partire dalla formazione di medici che svolgano una capillare assistenza sul territorio regionale”.

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