Polizia, arrivano le mascherine

Iniziativa del sindacato provinciale Sap: “Impegnati a garantire la sicurezza sanitaria e quella dei cittadini

Nonostante l’emergenza sanitaria in corso e nonostante si faccia parecchia pubblicità sulle norme da rispettare per evitare contagi, il problema principale resta quello degli approvvigionamenti dei dispositivi di protezione, mascherine innanzitutto. E il problema se non è emergenziale per la cittadinanza, considerati i divieti a spostarsi dalle abitazioni, è evidente per chi sta per le strade a garantire controlli e sicurezza pubblica. In altre parole, mancano le mascherine per le forze dell’ordine in campo. La problematica vede protagonista di una iniziativa il sindacato provinciale del Sap, sindacato degli agenti di Polizia. “Il fabbisogno di dispositivi è notevole – dicono dal Sap – e però la disponibilità non è immediata e per adesso si è caratterizzata con lunghe attese per i rifornimenti. Il Sindacato Autonomo di Polizia di Trapani in collaborazione con la struttura Regionale, e così come già realizzato dalle altre province siciliane, ha deciso di dare un piccolo contribuito ai propri associati distribuendo la protezione più comune ed immediata: la mascherina”. Per lo più le protezioni sono state costituite da “mascherine fai da te”, monouso, quindi usa e getta. Adesso il Sap sta consegnando mascherine realizzate in TNT (lavabili e sanificabili), secondo criteri indicati dal personale sanitario, realizzate da una ditta che ha deciso di sospendere la propria produzione di borse per le grandi firme per confezionare mascherine e fornirle alle Forze di Polizia. “Gli Agenti della Questura di Trapani e dei Commissariati della Provincia durante la crisi Coronavirus direi che stanno lavorando, al momento, in condizioni di sufficiente sicurezza – dice il segretario provinciale Peppe Culcasi – grazie anche al costante impegno profuso dal medico del Corpo, Dr. Bonura nell’approvvigionamento e distribuzione del materiale pervenuto che, è bene sottolineare, non è mai abbastanza, ed alla sua disponibilità quotidiana, a volte anche nottetempo, per far fronte alle emergenze verificatesi”. Per fortuna la nostra provincia non conta alti livelli di contagio ma ci sono situazioni che impegnano 24 ore su 24 il personale: “Il nostro territorio – prosegue Culcasi – è bene ricordare che “deve fare i conti” con i pochi poliziotti che si ritrova ed i centri da vigilare, quali il CPR di Trapani-Milo (centro di permanenza per il rimpatrio degli Immigrati), l’abitazione di Strasatti, a Marsala (gestita da una cooperativa) dove soggiornano in quarantena i migranti sbarcati a Lampedusa qualche settimana fa e transitati a Trapani e, da diverse settimane, la cittadina di Salemi divenuta “zona rossa” per l’elevato numero di contagi registratisi da cui, com’è noto, non si può entrare né uscire eccetto per comprovate esigenze. Per tali servizi – è bene sottolinearlo – i colleghi si prestano anche a doppi turni di lavoro, in quanto si rende estremamente necessario, non solo vigilare sulle prescrizioni affinché vengano rispettate, ma assicurare e garantire alla collettività l’incolumità di chiunque individuo, nonché quella dei poliziotti. Al riguardo devo aggiungere che sono orgoglioso dal comportamento dei miei concittadini perché, con grande senso di maturità e responsabilità, in queste settimane difficili, sono rimasti a casa senza, pertanto, mancare di rispetto anche e soprattutto ai sanitari impegnati in prima linea”.

I poliziotti esposti parecchio non hanno contratto il virus: “Finora, e speriamo di non averne, tra le nostre fila malgrado alcune situazioni di allarme, non si sono registrati casi di positività al Covid-19. Del resto abbiamo il dovere di non ammalarci proprio perché abbiamo una funzione sia di soccorso che di ordine pubblico; da qui il nostro impegno, come Sindacato, a dotare i nostri colleghi, anche per il futuro, di altri dispositivi di sicurezza”.

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