Proteste all’ospedale di Marsala. Intervengono Cgil, Cisl e Uil Trapani

I segretari provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Trapani, Vincenzo Milazzo, Marco Corrao e Giorgio Macaddino, intervengono sulle proteste delle all’ospedale di Marsala.

“Registriamo con attenzione – affermano – la comunicazione pervenuta agli organi di stampa dal gruppo sanitario che è voluto rimanere anonimo e liberandolo da alcune eccessive acredini non possiamo che cogliere la esortazione ad un miglioramento e a una maggiore efficienza che non può non riguardarci stante che la salute riguarda tutti. Certo sarebbe apprezzabile che ognuno uscendo da un risicabile anonimato possa rivolgersi agli organi competenti preposti quali il sindacato o l’ordine dei medici. La prevenzione dei lavoratori che con abnegazione si dedicano alla cura di chi è contagiato deve essere un dovere del sindacato. Proprio in queste durissime settimane siamo stati investiti dai nostri associati, con riservatezza, di alcune criticità o dubbi che subito abbiamo prontamente sottoposto al direttore generale che con assoluta sollecitudine è intervenuto personalmente ed posto rimedio a quelle possibili incongruenze. Anzi ci ha esortato qualora vi fossero dubbi o disfunzioni ad non esitare a segnalarle personalmente allo stesso assicurando massima discrezione dei casi posti alla sua attenzione”.

E continuano: “Abbiamo apprezzato, già in tempi non sospetti, la decisione quasi isolata nel resto delle aziende siciliane di permettere tramite l’istituto del comando l’immissione in servizio di diverse decine di unità a tutti i livelli snellendo le procedure proprio per implementare la forza lavoro. Di questi giorni l’adozione in tempi non usuali nelle amministrazioni pubbliche la delibera di quasi cento unità di ruolo con l’avvenuta stabilizzazione che permetterà una continuità della forza lavoro. Abbiamo voluto citare questi casi per significare che se solo tramite i sindacati di categoria tutti o quelli dei medici o tramite l’ordine degli stessi e per il tramite della stampa, le criticità ed i disagi rappresentati fossero stati sottoposti alla direzione strategica, riteniamo senza dubbio che la stessa non avrebbe disatteso il suo impegno ed intervento . Ma detto ciò proprio per evitare un allarmismo oltremodo eccessivo va sottolineato pertanto l‘impegno nel dettaglio profuso dalla direzione strategica tutta guidata dal manager Damiani che ha prontamente realizzato la seguente organizzazione che è opportuno illustrare: 3 reparti Covid-19 (Trapani, Marsala, Castelvetrano); Trapani con 18 posti letto in pneumologia, 3 malattie infettive di cui 2 a pressione negativa, 5 per sospetto Covid piazzati fuori con tenda (che serve da filtro), 8 in rianimazione/terapia intensiva tutti dedicati a Covid; Marsala con 30 posti letto Covid +6 posti letto Covid in rianimazione/terapia intensiva; Castelvetrano 12 posti letto Covid. Gli eventuali ricoverati – sottolineano – verranno distribuiti in egual misura in tutto il territorio, l’asp di tp ha investito 1 milione e mezzo di euro x attrezzature Covid e a Marsala si prevederà il raddoppio (da 6 a 12) posti di terapia intensiva. Sono stati acquistati 25 respiratori che arriveranno il 31 marzo e che potranno diventare 25 posti letto Covid”.

“Appare naturale – concludono – che la direzione strategica avrà modo di rasserenare medici comparto ed opinione pubblica circa la reale organizzazione che sta e farà fronte alla emergenza Coronavirus nell’ospedale di Marsala .Confidiamo pertanto che ogni dubbio e perplessità nonché rischio sia valutato dal direttore generale. Auspichiamo un suo diretto intervento presso l’ospedale di Marsala che congiuntamente al direttore sanitario provinciale dottore Oddo e direttore di presidio dottore Giurlanda avranno modo di dare sostegno ed ascolto ai medici ed ai laboratori del comparto proprio per dissipare ogni perplessità. Ed assicurando con una certa celerità e priorità assoluta l’approvvigionamento dei dispositivi di sicurezza non più rinviabili. Oggi bisogna stare attenti a buttare fango e bisogna creare uno spirito di unità di intenti e dì solidarietà e correggere le criticità che ci sono . La battaglia è unica e il nemico è il virus e non tra noi . In guerra ciascuno deve fare la propria parte e tenere il fronte unito contro l’avanzare del nemico . La guida strategica non appartiene solo ad uno solo ma ad un gruppo che si deve compattare. Il sindacato è al fianco di tutti i cittadini, lavoratori, dipendenti. Medici , infermieri e dirigenti che non perdono tempo alle critiche ma si sacrificano quotidianamente per garantire la migliore offerta sanitaria in questi momenti difficili. Uniti si vince”.

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