Coronavirus, mascherine vendute fino a 30 euro: “Codici” in azione per raccogliere segnalazioni contro lo sciacallaggio

Neanche un’emergenza mondiale come quella del Coronavirus ferma gli sciacalli. Non possono essere definiti in maniera diversa quelli che stanno approfittando della condizione di grave difficoltà e paura dei cittadini per aumentare gli incassi applicando aumenti sconsiderati a prodotti richiestissimi come le ormai famose mascherine.

“Stiamo ricevendo segnalazioni – dichiara l’avvocato Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – da parte di cittadini che pagano cifre esorbitanti per una mascherina. Abbiamo casi di rincari che arrivano addirittura al 1500% ed anche proteste per chi ha fatto un acquisto presso un rifornitore ufficiale e si è visto negare lo scontrino dal titolare. Questo è un altro aspetto che preoccupa, perché le mascherine sono diventate una merce rarissima e non vorremmo che dietro ci fosse una strategia volta a far aumentare ancora di più i prezzi. Quello che si sta profilando è un mercato nero in piena regola. Invitiamo i consumatori a segnalarci aumenti ingiustificati dei prezzi e comportamenti scorretti da parte dei professionisti. Stiamo già raccogliendo del materiale che gireremo alla Guardia di Finanza affinché possa effettuare tutte le verifiche del caso e punire chi specula sull’emergenza”.

I consumatori possono inviare le loro segnalazioni all’indirizzo di posta elettronica segreteria.sportello@codici.org.

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