Trapani, finanziato intervento per gli alloggi popolari nel Borgo Rurale Livio Bassi

TRAPANI. Con nota n. 7407 del 18/02/2020, l’Assessorato Regionale per le Infrastrutture ha comunicato di avere avviato le procedure per la utilizzazione delle economie di bilancio sul capitolo di pertinenza per l’emissione dei decreti di finanziamento tra i quali l’intervento intervento denominato Borgo Rurale Livio Bassi comprendente la realizzazione di n. 10 alloggi nel comune di Trapani a favore dello IACP che risulta collocato al primo posto tra quelli ammessi. L’Iacp di Trapani deve quindi procedere alla elaborazione del progetto esecutivo per il recupero dell’antico borgo di proprietà del Comune di Trapani.

Quello per il recupero del borgo “Livio Bassi” è infatti il quinto finanziamento che l’Iacp di Trapani riceve nell’ambito del PO FESR 2014/2020. Un progetto è stato già portato a termine ed è relativo al recupero di quattro alloggi popolari a Trapani – importo euro 151,400–.

Gli altri tre progetti finanziati sono stati già appaltati e riguardano: il recupero di una palazzina di proprietà comunale a Trapani via Pantelleria e di due aree da destinare a campi di calcetto – importo euro 2.274.496-; il recupero di un edificio sito in Alcamo via Mistretta e di un’area sita nello stesso Comune in corso Generale Dei Medici – importo euro 2.802.700; riqualificazione edilizia nel quartiere Amabilina di Marsala, recupero e trasformazione dell’edificio una volta adibito ad istituto scolastico  – importo euro 2.800.000.

“Stiamo procedendo – commenta il Commissario Straordinario dell’Iacp dott. Fabrizio Pandolfo – grazie ad una efficiente sinergia realizzata con le amministrazioni comunali nei cui territori abbiamo sviluppato queste progettazioni ma anche con la Regione Sicilia e nello specifico con l’assessorato regionale per le Infrastrutture e per la Mobilità. Siamo grati con l’assessorato per le Infrastrutture e con l’assessore on. Marco Falcone per averci riconosciuto, apprezzandole, le capacità tecniche nonché quelle amministrative e finanziarie con le quali abbiamo partecipato al PO FESR e attuato gli obiettivi. All’utenza del territorio che avanza richieste di migliore vivibilità dei rioni popolari e che chiede la disponibilità di nuovi alloggi dotati dei servizi necessari, come Iacp credo che stiamo riuscendo a dare le risposte positive che sono attese , non c’è quindi altro da fare che proseguire lungo questa via maestra, e su questo l’ente intero resta fortemente impegnato”.

“Ci stiamo incamminando – dice il Direttore Generale dott. Pietro Savona – per attuare una iniziativa che mi piace dire prestigiosa perché andremo a recuperare, su un bene del Comune di Trapani, uno dei più antichi borghi agricoli del trapanese, restituendo per un nuovo utilizzo ambienti resi vivibili ed utili per il lavoro, sotto i profili economici e sociali, l’ammissione a finanziamento – prosegue il dott. Savona – rappresenta poi il riconoscimento delle capacità dell’Iacp di Trapani nella spesa dei fondi europei, quelli già giunti – recupero di quattro alloggi popolari a Trapani, di una palazzina di proprietà comunale a Trapani via Pantelleria e di due aree da destinare a campi di calcetto, di un edificio sito in Alcamo via Mistretta e di un’area sita nello stesso Comune in corso Generale Dei Medici, riqualificazione edilizia nel quartiere Amabilina di Marsala – sono in fase di utilizzo nel pieno rispetto dei tempi imposti e delle finalità assegnate”

Di seguito alcuni cenni storici riguardanti il borgo “Livio Bassi” e una sintesi sulla nuova destinazione che avranno gli edifici facenti parte di questo insediamento.

Cenni storici

La prima fondazione del Borgo “Livio Bassi”, di Contrada Ummari, nel Comune di Trapani risale al 1940. Il Borgo venne  intitolato all’ Ufficiale e Aviatore della Regia Aeronautica Livio Bassi, (Trapani 1918- Libia 1941). Fa parte della seconda serie dei borghi rurali costruiti dall’Ente per la Colonizzazione del Latifondo Siciliano durante “l’assalto al latifondo” del regime Fascista, che aveva il compito di assistere, sia tecnicamente che finanziariamente, i proprietari nell’opera di trasformazione del sistema agricolo produttivo o di procedere direttamente alla colonizzazione delle terre, delle quali l’ente acquistata la proprietà o il temporaneo possesso si impegnava in interventi di risanamento igienico, costruzioni di strade e di  borghi rurali. Nel suo progetto originario era prevista la costruzione della  Casa del Fascio, un edificio per i Carabinieri, l’ ufficio postale, la scuola, delle botteghe artigiane, l’osteria, la chiesa e villino, ma la sua costruzione fu sospesa nel 1943 e mai ultimato. Il Borgo Livio Bassi rientra nella seconda serie di opere rurali avviate dal 1940. Il progetto fu curato dall’Ing. Domenico Sanzone che presentò la propria relazione il 30 Marzo 1940. Solo il 19 Aprile 1941, attraverso la relazione dei tecnici dell’ECLS e grazie all’intervento dell’Unione degli Agricoltori di Trapani del 20 Febbraio 1941 fu assegnata al Borgo l’attuale sede di Ummari, scelta che avrebbe assicurato sia prossimità con la Strada Statale sia con la Stazione Ferroviaria. Inoltre, venivano soddisfatte le necessità della colonizzazione data la presenza di diverse case di famiglie coloniche in quell’area, “prive di quel minimo indispensabile per l’assistenza civile, sociale, religiosa e politica”. Ciò diede vita ad una condizione per cui il centro è da definirsi misto, offrendo servizi e accogliendo possibili nuovi residenti. In questo modo, il raggio di influenza (5-6 km) del Borgo andava ad intersecarsi con quello di Borgo Fazio.  Nell’ideare il suo Borgo, l’Ing. Sanzone si pose l’obbiettivo di creare un raggruppamento di edifici che si affacciassero su un’unica strada a baionetta, evitando, così, di disperdere “le poche costruzioni si di una rete stradale esuberante o di scostarle ancora di più con la creazione di una grande piazza”. Il 26 novembre del 1975 Il Borgo è stato acquistato dal Comune di Trapani, giusta delibera del Consiglio Comunale n. 48.  Negli ultimi anni la vita del centro è stata segnata da occupazioni, atti vandalici e noncuranza. Per un breve periodo si sono celebrate le messe per la piccola comunità fino all’incredibile assassinio del Parroco Don Michele Di Stefano, avvenuto il 26 Febbraio 2013. A imporre un duro colpo alla rivalutazione di Borgo Bassi, il provvedimento del Gennaio 2017, secondo cui gli immobili rurali, in pessimo stato, rappresentano un reale pericolo per l’incolumità pubblica ed in particolare per i bambini che svolgono il catechismo presso la chiesa.

Finalità del recupero

L’ IACP  di Trapani grazie alla sottoscrizione di un protocollo di intesa n. 98/2017, finalizzato alla presentazione di un intervento infrastrutturale per la sperimentazione di modelli innovativi sociali e abitativi  col Comune di Trapani e grazie ai finanziamenti del azione 9.4.1 del POR FESR 2014-2020, sta redando il seguente progetto di recupero del Borgo Bassi a quelle categorie considerate fragili per ragioni sociali ed economiche, per l’importo complessivo di 1.607.440,70 €. Inoltre il Comune di Trapani è stato ammesso al finanziamento di € 450.885,00 a valere sulla sottomisura 7.6 del P.S.R. Sicilia 2014-2020 per la riqualificazione e recupero della scuola e dell’ arco di ingresso al Borgo, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale. In particolare, il D.D.S. n.642 del 16 aprile 2019 – con il quale è stata approvata la graduatoria provvisoria – ha valutato come ammissibile al finanziamento il progetto presentato dal Comune di Trapani e redatto dall’Istituto Autonomo Case Popolari di Trapani. Il progetto contempla la manutenzione, restauro e riqualificazione dell’edificio scolastico e dell’ arco con finalità di tipo formativo, volte alla sensibilizzazione e diffusione delle coltivazioni agrarie innovative ed autoctone e della cultura contadina. Nell’edificio saranno destinati anche spazi espositivi di prodotti locali e dei procedimenti tradizionali di lavorazione dei prodotti agricoli e artigianali nel Comune di Trapani, località Ummari. L’immobile prevede spazi polifunzionali e aree destinate a museo/aree espositive che rievochino la civiltà contadina del villaggio rurale e della frazione di Ummari nonché del paesaggio agrario.

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