La proposta dell’Associazione Kernos: “Intitoliamo Piazzale Stenditoio a Baldassare V Naselli”

Concorso di idee per il nome di Piazzale Stenditoio, presentata anche la proposta dell’Associazione di promozione territoriale “Kernos”: “Intitoliamo Piazzale Stenditoio a Baldassare V Naselli”

Baldassare V Naselli, foto Kernos

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Continuano ad arrivare al Comune proposte per il nuovo nome di Piazzale Stenditoio, dopo il concorso di idee lanciato dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Nicola Rizzo.

Anche l’Associazione di Promozione del territorio “Kernos” ha presentato  nei giorni scorsi la sua proposta. Tutte le proposte, presentate entro il 20 febbraio, verranno valutate dalla Commissione Toponomastica. L’Associazione “Kernos”, presieduta da Rosaria Vitale, ha proposto di intitolare l’area antistante il castello a Baldassare V Naselli.

La famiglia Naselli, Principi di Aragona, Conti di Comiso e Baroni di Castellammare, furono gli ultimi baroni in carica, dal 1699 al 1812, allorché venne abolito il feudalesimo. “Baldassare V° Naselli, terzo barone del borgo di Castellammare, – si legge nella relazione presentata dall’Associazione Kernos come motivazione della loro proposta – venne investito del titolo il 23 Aprile del 1711, per rinunzia del padre Luigi II° che, rimasto vedovo, entrò in convento. Baldassare nacque ad Aragona il 28 Novembre 1693 e ad appena 13 anni si trovò ad amministrare una immensa fortuna. Baldassare Naselli è noto che ricoprì moltissimi incarichi, tra i quali “Cavaliere di Malta” e “Capitano di Giustizia” a Palermo. Occupò un posto di prestigio alla corte del sovrano di Napoli e di Sicilia, Carlo di Borbone, dove divenne “Gentiluomo di Entrata” del Re e Maggiordomo Maggiore della Regina Maria Amalia.

Fu nominato Consigliere di Stato e nel 1748 Presidente del Supremo Consiglio di Sicilia. Quando la Sicilia, che era stata assegnata dal trattato di Utrecht del 1713 a Vittorio Amedeo di Savoia, passò nel 1718 sotto il dominio di Carlo VI°, Imperatore d’Austria, Baldassare V° Naselli venne nominato suo ambasciatore al congresso di Cambray e lì contribuirà alla firma della pace con Filippo V° di Spagna. È proprio durante la sua baronia che Castellammare – spiegano – entrò prepotentemente nello scenario storico della guerra di successione spagnola. Al popolo di Castellammare, oggi, risuonano familiari gli avvenimenti fatti propri dalla manifestazione della Rievocazione Storica: “…quando una nave spagnola, inseguita da cinque navi inglesi, si rifugiò nella cala della marina grande di Castellammare”. È il nostro Barone Baldassare V° – sottolineano dall’Associazione Kernos – a fare sparare i primi colpi di cannone verso le navi inglesi, le quali risponderanno cannoneggiando verso il castello e il borgo. Qui si inserisce l’episodio del miracolo della “nostra Principalissima Patrona” di Castellammare, la Madonna del Soccorso, raccontato, appunto, nella rievocazione storica”.

La lunga e dettagliata relazione descrive la vita del Barone Naselli e la sua importanza storica per la città di Castellammare. Il Barone Baldassare V° Naselli, quindi, ha influenzato economicamente e socialmente la storia della città di Castellammare, lasciando segni indelebili anche nella recente storia. È durante la sua baronia, infatti, che fu costruita l’attuale Chiesa Madre (terza riedificazione). I lavori, su progetto dell’Arch. Giuseppe Mariani – Frate Crocifero, ebbero inizio nel 1726 e furono ultimati nel 1736. “Proprio in difesa della nostra storia, – concludono dall’Associazione Kernos – affinché non si perda la memoria a testimonianza della straordinarietà della famiglia Naselli, la nostra Associazione proponendo il suo nome per intitolare il Piazzale antistante il Castello, ne vuole così ricordare l’alto profilo personale”.

Castellammare, si cerca un nome per piazzale Stenditoio: “Al via concorso di idee”

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteOperazione “White Shark” della Dia a Palermo. Colpo alla famiglia dell’Arenella
Articolo successivoCentrodestra: ““Democrazia partecipata”, Trapani fa orecchie da mercante”