Agrigento, maxi sequestro per il “re” dei supermercati

Le indagini di Polizia e Finanza a caccia del tesoro scomparso di Giuseppe Burgio già condannato per bancarotta. Maxi sequestro di beni per 9 milioni di euro

Giuseppe Burgio era a capo di imprese che si occupavano di distribuzione alimentare, ma nel 2018 fu condannato a 8 anni per bancarotta fraudolenta, avrebbe fatto scomparire 50 milioni di euro. Adesso, sarebbe indiziato del reato di intestazione fittizia di beni al fine di agevolare il delitto di riciclaggio, così è scattato un maxi sequestro per l’imprenditore di Porto Empedolce, che attualmente si trova agli arresti domiciliari. Il provvedimento è della sezione Misure di prevenzione del tribunale di Agrigento, che inoltre prevede anche l’obbligo di soggiorno, su richiesta del questore della città dei templi. Le indagini sono state condotte dall’Ufficio Misure di prevenzione della Divisione di polizia anticrimine e dal nucleo di polizia economico finanziaria, che hanno fatto scattare un giudizio di “pericolosità sociale qualificato” .

Il sequestro ammonta a quasi 9 milioni di euro

Quasi 9 milioni di euro è l’ingente sequestro e riguarda immobili, autovetture, gioielli e conti correnti. Una vicenda che avrebbe origine nel 2016 con la richiesta del questore di Agrigento di una misura di prevenzione personale e patrimoniale, poi ad inizio 2019, ulteriori elementi sono arrivati dalla Guardia di finanza, quindi lo step finale del tribunale che ha imposto l’obbligo di soggiorno per tre anni a Burgio.

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