Tre giornate su Diritti Umani, infanzia, immigrazione e ambiente

“Diritti e parole” nelle giornate di martedì 10 dicembre, sabato 14 dicembre e domenica 15 dicembre 2019 presso la chiesa “Ecce Homo” sita in Alcamo in piazza Mercato.

L’evento si svolgerà in 3 giornate e sarà occasione per poter interloquire:

  • Il 10 dicembre -dalle ore 18:30-20:30 circa- sulla dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 DUDU (sarà presente l’Avv. Leonardo di Franco);

  • Il 14 dicembre -dalle ore 10:30-12:30 circa- sul tema del diritto all’infanzia (sarà presente “nati per leggere”);

  • Sempre il 14 dicembre -dalle 18:30-20:30- sul tema del diritto dell’immigrazione (sarà presente mediterranea);

  • Il 15 dicembre- dalle 18:30-20:30- sul diritto ad un ambiente sano (saranno presenti “FareAmbiente e Thalia).

Sarà anche occasione per poter firmare gli appelli di Amnesty International attinenti alla campagna WRITE FOR RIGHTS.

Sarà presente anche l’associazione “Coortiamo” che per l’occasione proietterà dei cortometraggi sul tema dei diritti umani.

L’evento sarà organizzato anche in collaborazione con l’artista Gae Milazzo che organizza “Alphabet

Cos’è Alphabet?

È il desiderio che ciò che un giorno lessi, nel tempo si avveri. È il desiderio che molti possano comprendere le loro emozioni e quelle degli altri attraverso la conoscenza delle parole pronunciate, il dialogo e l’empatia.

Così ho scelto un testo dedicato alla nostra umanità.

L’ho scomposto in ogni sua singola parola e ho deciso di costruire uno spazio di carta simbolico e unico per ognuno di noi, dato che siamo tutti meravigliosamente diversi e dentro questo spazio, che adesso chiameremo taccuino, ho inserito una sola parola del testo scelto, rispettando la sua sequenzialità.

Chiunque avrà con sé questa piccola opera, saprà di non essere solo, perché in realtà farà sempre parte di un progetto più grande, in cui molti altri saranno coinvolti e dediti all’importanza del pensiero.

Alphabet nasce dalle nostre idee, dalle lettere e dalle parole che si compongono attraverso esse, dal loro ètimo, il significato «vero» e «reale» di una parola. Ogni singolo taccuino rammenta il suo scopo e lo fa in codice.

Il codice usato è il Morse.

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